La grotta di San Teodoro nuova meta turistica di Acquedolci

di Chiara L'Abbate
19/04/2018

E’ il simbolo del paese di Acquedolci e adesso sarà possibile visitarla. E’ la grotta di San Teodoro che diventa nuova meta turistica del paese nebroideo. L’amministrazione comunale, guidata da Alvaro Riolo, ha deciso di valorizzare un bene di importanza storica, e, in sinergia con le università siciliane, punta al riconoscimento della grotta di San Teodoro nella lista dei beni “patrimonio dell’umanità” dell’Unesco.

La grotta si apre a 140 metri sul livello del mare, sulla parte rocciosa del pizzo Castellaro. Formatasi in seguito ad un fenomeno carsico verificatosi all’incirca otto-dieci milioni di anni fa, conserva una documentazione molto ricca e molto importante della storia della Sicilia, in termini di popolamenti di animali, ormai estinti, e di resti dell’uomo preistorico. 

“C’è da sottolineare che il servizio adibito alla visita della grotta è sempre stato presente e l’attività principale dell’Amministrazione è stata quella di pubblicizzarlo tramite i social quali Whatsapp e Facebook – commenta il primo cittadino del paese, Alvaro Riolo -. Il riscontro che stiamo avendo è più che positivo, si parla di un incremento del 30% delle visite al sito archeologico”.

Aperta alle visite tutti i giorni durante la stagione invernale dalle 08:30 alle 15:30 e durante la stagione estiva dalle 08:30 alle 18:30, è possibile trovare sul posto il personale adibito alla spiegazione della storia della grotta senza necessità di una preventiva prenotazione. Il servizio offre a turisti e abitanti dello stesso Acquedolci e dei paesi limitrofi la possibilità toccare con mano parte della storia della Sicilia. 

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