Mistretta: discutibile l’autonomina di Porracciolo a capo dell’Area Economica Finanziaria del comune
Dall’immagine di copertina potrebbe sembrare che il sindaco della città di Mistretta, Liborio Porracciolo, stia dormendo. Non è così. Non né avrebbe, materialmente, il tempo.
Dallo scorso 18 maggio ricopre anche la carica di responsabile dell’Area Economica Finanziaria e responsabile degli uffici e dei servizi compresi nell’area medesima del comune di Mistretta. A distanza di due giorni dalla sua nomina a presidente dell’A.T.I della città Metropolitana di Messina, al primo cittadino, Liborio Porracciolo, viene attribuita, o meglio, con una determina sindacale a firma sua, si attribuisce le funzioni di natura tecnica gestionale dell’Area Economica Finanziaria. Attività di sindaco, di presidente dell’Ambito Territoriale Idrico e di funzionario comunale da conciliare con propria professione di avvocato. L’immagine che accompagna l’articolo non è altro che uno scatto andato male, che abbiamo comunque voluto utilizzare, per marcare l’aspetto contrario rispetto a come appaiono le cose: per l’esagerata mole d’impegni, il sindaco non può permettersi un calo di attenzione.
Dopo l’uscita di scena della dottoressa Truglio, la titolare dell’Area Finanziaria, in aspettativa dallo scorso 4 aprile per motivi politici, il comune di Mistretta rimane privo di responsabili. I dipendenti comunali, interpellati dall’Amministrazione, rifiutarono la proposta dell’organo di governo di sostituire il funzionario. Dopo qualche giorno, al cospetto degli amministratori del comune di Mistretta, si presenta la dottoressa Tindara Gatani alla quale, con determina sindacale del 27 aprile, viene conferito l’incarico di responsabile. Problema risolto? Si, ma solo per qualche giorno.
La nuova dirigente, a Mistretta, dura meno di quanto papa Luciani durò a Roma: il 10 maggio, tramite PEC il nuovo funzionario dell’area Economica Finanziaria comunica le proprie dimissioni dall’incarico conferitogli. Le palesi difficoltà in cui si ritrova l’organo di governo, di reperire qualcuno, titolato, disposto a ricoprire il ruolo di dirigente dell’ufficio, unite alle importanti, delicate ed urgenti problematiche che l’Area dove fronteggiare, “costringono” il sindaco Porracciolo, ad auto attribuirsi le funzioni di responsabile dell’area, degli uffici e dei servizi compresi in essa, senza che lo stesso, per quanto c’è dato sapere, abbia familiarità con gestioni di carattere economico finanziario o sia dotato di capacità e competenze per ricoprire tale ruolo. Una aspetto quasi identico a quello di qualche mese a dietro quando, l’amministrazione Porracciolo, tenendo in considerazione solamente gli aspetti legati al livello dirigenziale, mise il maestro di musica alla direzione (senza bacchetta) dell’ufficio tecnico del comune. Un aspetto quasi, ma non identico.
Da una nostra ricerca è emerso che, secondo quanto disposto dall’articolo 53, comma 23 della legge 388/2000 gli enti locali, con popolazione inferiore a cinquemila abitanti, anche al fine di operare un contenimento della spesa, possono adottare disposizioni regolamentari organizzative attribuendo ai componenti dell’organo esecutivo la responsabilità degli uffici e dei servizi e il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale. Legge, presumiamo, a cui abbia fatto riferimento il primo cittadino prima di auto nominarsi dirigente dell’Area Economica Finanziaria del comune di Mistretta.
In Sicilia, con la Legge Regionale del 16 dicembre 2008 n. 22, il Governo regionale chiarisce l’applicazione della norma attribuendo, anche al fine di operare un contenimento della spesa, ai componenti dell’organo esecutivo la responsabilità degli uffici e dei servizi ed il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale, ma nei comuni sotto i 3000 abitanti. Mistretta nell’ultimo censimento Istat 2011 contava 5044 abitanti , oggi ne registra 4685.
In aggiunta, nella ricerca, abbiamo riscontrato un principio affermato dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti Lombardia, delibera n. 219/2015, secondo il quale non appare conforme all’ordinamento vigente che il sindaco assuma su di sé, in aggiunta alle responsabilità connaturate alla carica elettiva, anche quella di responsabile del servizio finanziario dell’ente.