Suino nero dei Nebrodi: nasce Organizzazione dei produttori sul modello del San Daniele

di Salvo Lapietra
07/12/2016

Costruire un sistema per la produzione e commercializzazione del suino nero dei Nebrodi sul modello del Consorzio del San Daniele. Eā€™ il progetto cui sta lavorando Giuseppe Frusteri, esperto di marketing, con una buona esperienza a Torino, da qualche tempo tornato in Sicilia, aĀ  Rocca di Caprileone, suo paese dā€™origine nel messinese. Frusteri ĆØ lā€™interlocutore di un gruppo di imprenditori dellā€™area del San Daniele i quali hanno deciso di investire in Sicilia, sui Nebrodi, e hanno giĆ  un pianoĀ  che vale almeno 15 milioni di euro. I primi investimenti sono stati giĆ  avviati nelle scorse settimaneĀ  e sempre nelle scorse settimane imprenditori ed esperti di quellā€™area sono venuti sui Nebrodi per i sopralluoghi e per incontrare gli imprenditori locali. Tra i progetti degli imprenditori del Nord, che hanno quasi chiuso lā€™acquisto di nove ettari di terreno, quello di creare sui Nebrodi la Banca del prosciutto.

Ma Giuseppe ha giĆ  fatto altri passi avanti sulla via della modernizzazione di un settore che ha grandi potenzialitĆ  e che in questo momento, sembra di capire, sta avvantaggiando solo pochi, privilegiati imprenditori che hanno goduto di un sostanziale stato di monopolio. Sempre nei mesi scorsi Giuseppe ha costituito la prima Organizzazione di produttori di suino nero: su 98 allevatori di suino nero presenti nellā€™area dei Nebrodi sono giĆ  12 quelli che hanno aderito allā€™Organizzazione di produttori messa in piedi da Frusteri e in 24 hanno presentato richiesta. ā€œEā€™ un modo per aggregare lā€™offerta ā€“ spiega ā€“ puntando soprattutto sulla qualitĆ  e utilizzando un modello, quello del prosciutto di San Saniele, collaudato e di successoā€.Ā  Dal Consorzio del San Daniele Frusteri ha mutuato le regole, gli standard di qualitĆ  e soprattutto lā€™idea che ĆØ necessario un marchio che sia garanzia per i consumatori e per i produttori. ā€œMarchio che ho giĆ  depositato insieme al regolamento dā€™uso e che sarĆ  il nostro biglietto da visitaā€ spiega. Tra le regole cā€™ĆØ anche quella che prevede uno sbarramento antimafia per chi vuole entrare nellā€™Organizzazione dei produttori: una previsione importante, in unā€™area che, secondo gli investigatori, ĆØ fortemente inquinata dalla criminalitĆ  organizzata. ā€œIl nostro ā€“ spiega Giuseppe ā€“ ĆØ un progetto imprenditoriale: lā€™obiettivo ĆØ di rafforzare la filiera, di mettere insieme i produttori dando loro strumenti per presentarsi piĆ¹ forti sul mercato. Ma vogliamo anche rendere riconoscibile questo prodotto, con controlli severi, per evitare che vi siano speculazioni. Lā€™optimum sarebbe quello di arrivare alla Dop ma in questo caso il cammino non appare affatto semplice a causa di spinte contrarie che a me paiono incomprensibiliā€.

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