A Cerami un weekend di festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate

di Carla Lopes
19/07/2018

Cerami, il 28 e 29 luglio, si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, con manifestazioni religiose, musicali, culturali e folkloristiche in occasione dei festeggiamenti di Sant’Antonio Abate, organizzati dall’omonima Confraternita. La festa, nel piccolo comune nebroideo, ha inizio il primo giorno della Novena con l’intronizzazione del Simulacro del Santo.

Il simulacro prelevato dalla nicchia che lo custodisce per l’intero anno viene ora collocato sull’altare maggiore per l’inizio delle celebrazioni liturgiche e della novena, tale momento vede impegnati alcuni membri della confraternita che in abito tradizionale prelevano, tra le lacrime di commozione, la statua del Santo e dopo una breve processione all’interno della chiesa collocano la statua sull’altare maggiore.

Nei giorni seguenti diverse sono le attività organizzate dalla Confraternita, soprattutto nell’ambito delle manifestazioni tipiche della tradizione, quali ad esempio: la benedizione degli animali, dei mezzi agricoli e dei prodotti della terra e la tradizionale “n’tinna” o albero della cuccagna.

SABATO 28 LUGLIO 2018

Evento di forte valenza culturale e tradizionale è sicuramente il corteo storico (cavalcata) che si svolge l’ultimo sabato del mese di luglio, vigilia della festa. Il corteo parte dalla chiesa di S. Antonio da dove la Confraternita esce il palio e guida i cavalieri verso il Timpone di S.Antonio, luogo in qui avviene la benedizione dei cavalli e vengono offerti ai presenti biscotti e vino. Da li si riparte in direzione del paese dove muoverà la cavalcata fino la contrada San Leonardo dove vengono distribuiti ai presenti pane e formaggio. La cavalcata continua percorrendo la parte alta del paese fino ad arrivare nella chiesa di S.Antonio Abate. Nel pomeriggio avviene la Professione e Vestizione dei confrati novizi che finalmente possono indossare l’abito confraternale, fare il giuramento e quindi essere ammessi quali membri effettivi della Confraternita. La sera si svolge la processione delle Reliquie del Santo dove hanno obbligo di vestizione tutti i membri della Confraternita di S.Antonio. La processione parte dalla chiesa Madre e percorre le strade del paese fino a giungere la chiesa di S.Antonio Abate dove, al termine della preghiera, la Reliquia fa ingresso in chiesa e dopo essere stata baciata da parte di tutti i confrati di S.Antonio e dei fedeli viene riposta ai piedi del Santo.

DOMENICA 29 LUGLIO 2018

La domenica è il giorno più atteso dei festeggiamenti, dopo la Messa Solenne il Santo tra il suono dei tamburi e le grida dei fedeli viene prelevato dall’Altare Maggiore e collocato sul fercolo, quest’ultimo arricchito da numerose funi (lazzuna), decorate da “giummi” multicolori e campanelle, che i fedeli si incaricano a tirare al momento opportuno per fargli riguadagnare l’equilibrio. Tutto è pronto: i portatori sollevano il fercolo , la banda musicale suona l’inno a S. Antonio ed ecco che il fercolo è già davanti la porta della chiesa pronto per l’uscita trionfale e tra le grida dei devoti, lo sparo dei mortaretti e qualche pianto di commozione il fercolo con il simulacro del Santo esce dalla chiesa in tutta la sua maestosità dominando tutta la piazza. Dopo l’uscita trionfale il Santo inizia a percorrere le vie del centro storico preceduto dalle confraternite locali, in abito tradizionale, e sono tante le volte in cui il Santo si ferma per le “bipite”, cioè l’offerta di biscotti e vino fatta da qualche devoto per promessa in cambio di una grazia ricevuta o da ricevere. Terminato il giro mattutino il Santo entra nella chiesa dell’Abbazia di San Benedetto dove sosterà tutto il pomeriggio. La sera il fercolo con il simulacro di S. Antonio esce nuovamente in processione percorrendo questa volta le vie principali del paese e giunto al Corso Roma il Santo viene omaggiato con un suggestivo spettacolo pirotecnico. La festa è quasi finita, un ultima corsa per percorrere la faticosa Via Umberto e il Santo è subito in Piazza S. Antonio pronto per fare rientro nella sua maestosa chiesa accompagnato dall’inno e dalle grida dei devoti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.