A Luciano Armeli Iapichino è stato assegnato il premio Omcom 2019 della Fondazione Antonino Caponnetto di Firenze, presieduta da Salvatore Calleri. La cerimonia si è svolta il 30 novembre scorso a Bagno a Ripoli.
Lo scrittore e docente di Galati Mamertino ha pubblicato, tra gli altri, diversi saggi sul fenomeno criminalità, tra i quali Le vene violate. Dialogo con l’urologo siciliano ucciso non solo dalla mafia (2011), L’uomo di Al Capone. Tony Lombardo: dall’indigenza siciliana a zar del crimine nella Chicago anni ’20 (2014), Lucido delirio. Riflessioni socio-esistenziali alla luce del pensiero divergente (2017), porta avanti inchieste conducendo la sua battaglia contro le ingiustizie, contro il sistema del malaffare e la pericolosa zona grigia, ambigua terra di nessuno fra bene e male, dove tanto più dura è l’oppressione, tanto più diffusa è tra gli oppressi la disponibilità a collaborare col potere.
“Sono onorato di ricevere questo riconoscimento dopo anni di battaglie e, soprattutto, di stimolo nei confronti di coscienze in un momento in cui proliferano estremismi e deserto spirituale. – ha dichiarato – Lo dedico a tutti i familiari di vittime di mafie e a chi crede nel valore della cultura come fondamento imprescindibile di una società civile e illuminata”.