A Santo Stefano di Camastra la tesi di laurea si discute via web

di Lucio Volo
16/03/2020

Una tesi di laurea anomala, ma sempre con il suo fascino, anche se questo fenomeno coronavirus ha escluso del tutto il normale protocollo preferendo la dissertazione della tesi di laurea in webcam. L’episodio si è verificato a Santo Stefano di Camastra ed ha riguardato Graziella Volo, che ha discusso la sua tesi del corso di laurea attraverso uno studio che nasce da due principi: il primo rappresentato dall’esigenza e dalla voglia di sperimentare il nuovo prodotto della Sensor Medica, le Solette FlexinFit. Il secondo consisteva nel mettere in relazione due campi: la sperimentazione in campo posturologico e la tecnica dell’attività sportiva, in questo caso l’atletica leggera.

In letteratura scientifica pochi sono gli studi che mettono in relazione l’appoggio podalico e l’atletica leggera e altrettanto pochi sono gli studi in cui il piede con le sue strutture ossee, muscolari, tendinee sono poste al centro di un elaborato, come recita la frase iniziale del libro “Piedi sani corpo sano: la salute olistica del piede senza solette, farmaci o interventi chirurgici” di Carsten Stark: i Piedi e le Impronte non mentono!

All’interno di una stanza della sua abitazione e circondata dall’affetto dei suoi cari, Graziella Volo ha dialogato la sua tesi con i professori via computer. Un lavoro, che certamente non può essere considerato un punto di arrivo per la sperimentazione, ma sarà sicuramente fonte d’ispirazione e base per altre ricerche future. L’atletica leggera e, in particolare i 3000 siepi, permettono, di scomporre e analizzare lo scopo dello studio, mettendo sotto tortura quelle idee finora ancora un po’ empiriche, e permettendo di fare un grande salto di qualità alla ricerca sperimentale. Quale è l’appoggio migliore in un runner? Durante gli allenamenti, bisogna considerare maggiormente l’aspetto economico della corsa o quello biomeccanico? Tutto quello che verrà e anche questo studio arricchiscono ciò che da sempre viene sostenuto dai migliori allenatori: un’atleta è atleta grazie al suo assetto e ai suoi schemi d’attacco, per lui funzionali all’obiettivo, VINCERE! 

Ed in questo caso a vincere e stata  Graziella Volo, che ha sfidato l’emozione non trovandosi di fronte ai professori in carne ed ossa, essendo che ha giocato in “casa”, ma l’emozione è stata tanta al momento della proclamazione della neo dottoressa con 110/110.

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