Firmato sabato pomeriggio a Troina, nella “Sala Martino” del Centro Congressi “La Cittadella dell’Oasi”, l’accordo di partenariato per la valorizzazione dei patrimoni dei territori rurali nell’ambito del programma “Terre Rurali d’Europa”, contenuto nella programmazione europea Agenda 2030.
L’intesa, che interessa le vie della transumanza nei territori regionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia, è stata siglata da 27 enti pubblici e privati, che hanno deciso di fare rete ed aderire al progetto “Parchi, Pastori, Transumanze e Grandi vie della Civiltà – Parcovie 2030”, con l’obiettivo di riqualificare, recuperare e valorizzare le antiche trazzere e le vie di transumanza ed i beni materiali che emergono lungo i percorsi dei territori interessati e di proporre la duplice candidatura delle vie agropastorali a “Cammini d’Europa” presso il Consiglio d’Europa ed a quella materiale UNESCO delle vie Pecuarie.
Del Parternariato, di cui il Comune di Troina è capofila e coordinatore, fanno parte: l’Ente Parco Naturale Regionale dei Nebrodi; l’Ente Parco Naturale Regionale delle Madonie; i comuni di Capizzi, San Teodoro, Castel di Lucio, Geraci Siculo, Centuripe, Santo Stefano di Quisquina, Sperlinga, Regalbuto, Valguarnera, Catenanuova, Gagliano Castelferrato, Cerami, Santa Domenica Vittoria, Nicosia; L’Azienda Silvo-Pastorale di Nicosia; L’Azienda Silvo-Pastorale di Troina, il Centro equituristico troinese, il Consorzio “FAGRAL” di Geraci Siculo; l’Azienda agricola “Agrima srl” di Troina; l’Azienda agricola “Kalat Scibet” di Calascibetta; la società di servizi “FISIOEMME s.r.l.” di Rometta (ME); l’agente per lo sviluppo rurale Nicola di Niro, la biologa e dottoressa in ecologia applicata Francesca Pasetti Bombardella; la “Edizioni Arianna s.r.l.” di Geraci Siculo (PA).
Vista la programmazione di un primo stralcio del Master Plan “Parcovie 2030”, con la cartografia di unione dei trattori e di altre vie della transumanza presentì nelle regioni dell’Italia meridionale, finalizzata a realizzare percorsi ed itinerari con finalità di sviluppo economico delle aree a valenza turistico ambientale, il Partenariato intende inoltre partecipare all’ampliamento della candidatura immateriale dei propri territori proponendo un progetto pilota sui percorsi del territorio siciliano, procedendo alla realizzazione della cartografia d’insieme della rete nazionale e trasnazionale delle Vie Agropastorali e delle Grandi Vie delle Civiltà, congiuntamente ad un’attività di ricerca territoriale per rendere operativo l’utilizzo della rete delle vie della transumanza e di tutte le altre iniziative collegate quali il recupero dei borghi, le attività artigiane e la creazione delle community territoriali.
Infine, per valorizzare il sistema socio-economico delle “Terre Rurali d’Europa” che in passato ha generato imprese, attività commerciali, sociali, culturali e di servizi e ravvisata la necessità di elaborare un programma che abbia come obiettivi la creazione di nuova occupazione, evitare lo spopolamento e la riqualificazione, la rivitalizzazione e la valorizzazione delle aree interne e marginali, collegate tra di loro con le vie delle transumanze e agropastorali, si collaborerà alla costituzione del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT) ed a quella del Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE).
“Con la sottoscrizione di questo accordo e la creazione delle rete anche in Sicilia – spiega il sindaco Fabio Venezia – , si gettano le basi per una valorizzazione concreta delle antiche trazzere e della transumanza che ancora si pratica in molti territori delle aree interne siciliane. Il primo obiettivo sarà quello di realizzare una cartografia, censendo le antiche vie dei pastori”.