È stata presentata ieri pomeriggio a Tusa la prima piattaforma “privata” dedicata al lavoro straniero MIGRANTS.WORK, ideata e gestita dal Consorzio Umana Solidarietà, specializzata nel matching tra la domanda e l’offerta di lavoro che candida lavoratori stranieri, in possesso di adeguate capacità linguistiche, pre-qualificati o addirittura già formati per svolgere le diverse mansioni richieste dalle aziende. L’obiettivo è quello di intercettare i migranti a partire dalla loro presenza nei centri di accoglienza, orientando anche il sistema verso iniziative di formazione dedicate, per proporli nel mercato del lavoro in maniera competitiva, proteggendoli anche dal rischio di reclutamento illegale.
A moderare la presentazione, svoltasi presso i locali SS. Oratorio, in piazza Mazzini, è stato il vice sindaco del Comune di Tusa Angelo Tudisca il quale ha detto che “da questa iniziativa emerge un aspetto, quello di voler dare l’opportunità ai nostri ospiti di poter trovare una degna occupazione, qui nei nostri territori dove possono così rimanere e lavorare. Ecco perchè abbiamo presentato la piattaforma online di collocamento privato Migrants.Work”.
Hanno poi preso la parola Giuseppe Nobile, Sindaco del Comune di Castel di Lucio, e Rosa Maria Di Prima, l’Assessore Servizi Sociali del Comune di Motta d’Affermo, i quali hanno espresso apprezzamenti “per l’iniziativa del Consorzio Umana Solidarietà finalizzata ad aiutare i migranti e i loro famigliari ospitati presso le strutture di accoglienza SAI che esistono qui, in questo territorio, nelle nostre città, favorendo la loro integrazione, ma soprattutto la loro occupazione, grazie adesso alla provvidenziale piattaforma online di collocamento privato Migrants.Work”.
E’ intervenuto il Coordinatore del Consorzio Umana Solidarietà Paolo Ragusa il quale ha affermato che “il progetto di Tusa è un progetto importante e da qui possiamo lanciare un messaggio significativo: dobbiamo incrociare le esigenze del mondo delle imprese con le potenzialità espresse dal sistema di accoglienza. All’interno dei centri ci sono degli ospiti che hanno delle potenzialità importanti e che vanno inseriti nel mondo del lavoro, dall’altro lato invece abbiamo le imprese che hanno bisogno di lavoratori… E Migrants.Work è il link, il punto di collegamento, il canale tra questi due sistemi, tra questi due mondi che si devono incontrare per riceverne un reciproco vantaggio. Lavoriamo per fare crescere le comunità, i territori e il paese, valorizzando la dignità del lavoro straniero, sostenendo le imprese, facendo crescere l’economia dell’Italia”.
Nel corso del suo contributo, Luigi Ialuna ha parlato in qualità di responsabile della comunicazione del progetto Coopera, illustrandone e descrivendone le attività svolte e in Sicilia e in questa porzione di territorio siciliano, puntando i riflettori “sulla piattaforma di collocamento Migrants.Work e sulla possibilità di integrazione che essa può offrire, dando la possibilità ai beneficiari di poter trovare un lavoro utile”.
Martina Novello (Project Manager della piattaforma MIGRANTS.WORK) ha spiegato ai presenti che “i candidati che vogliono utilizzare MIGRANTS.WORK sono unicamente i lavoratori stranieri in possesso di adeguate capacità linguistiche, pre-qualificati o addirittura già formati, comunque pronti a svolgere le diverse mansioni richieste dalle aziende. Si può accedere alla piattaforma online attraverso il sito https://migrants.work Il portale online è diviso in due sezioni dedicate al matching tra Domanda(i lavoratori stranieri che registreranno il proprio profilo, sia direttamente che attraverso loro intermediari, attraverso centri di accoglienza, patronati, ecc..) eOfferta (aziende, privati/famiglie, enti che caricheranno le offerte di lavoro). La piattaforma, inoltre, mette a disposizione dei servizi collaterali come quelli della formazione, consulenza lavorativa, legale e rapporti in somministrazione. MIGRANTS.WORK darà spazio alle news e agli articoli in target alla proposta progettuale nell’apposita area blog”.
MIGRANTS.WORK è stata già presentata a Palermo e Macerata, nelle Marche. In queste occasioni lo stesso Paolo Ragusa ha evidenziato che “un efficiente sistema di collocamento dei lavoratori stranieri, sostenuto da strumenti innovativi e da un network che sarà sempre più ampio, tutela il valore del lavoro regolare e contrasta i fenomeni di sfruttamento lavorativo e di caporalato. E la presenza di un canale di reclutamento specializzato aiuterà l’economia italiana che oggi soffre soprattutto in alcuni settori strategici per il PIL del Paese, come l’agricoltura, l’edilizia e la ristorazione, una pesante crisi di manodopera”.