A Tusa una serata di opera lirica per ricordare la soprano Amelia Pinto
Il suggestivo scenario degli scavi di Alesa Arconidea, l’eleganza dell’opera lirica, un silenzio referenziale in platea. Si è concluso qui, domenica 19 settembre alle 19:00, l’ultimo incontro della rassegna di quattro eventi organizzata dal Comune di Tusa in sinergia con il Parco Archeologico diffuso di Tindari diretto dall’Arch. Targia: “In ricordo di Amelia Pinto. Recital di parole e musica a cura di Giovanni Mazzara”.
Uno spettacolo musicale per ricordare uno dei più grandi soprano dei primi del Novecento, a cura del Conservatorio Scarlatti di Palermo e del Conservatorio Scontrino di Trapani. Due interpreti, il soprano Clara Cusimano e il tenore Changhui Han, accompagnati dal flauto di Gioia Bonadonna e al piano dal Maestro Marcello Iozzia, ad omaggiare il bel canto. A presentare l’evento Giovanni Mazzara docente di arte scenica e Tiziana Arena docente di canto lirico del Conservatorio Scarlatti, insieme a Consuelo Giglio, docente bibliotecario del Conservatorio Scontrino. Sul palco, ad alternarsi, registrazioni d’epoca dell’artista, racconti sulla sua vita e carriera ed esecuzione di brani di Debussy, Puccini, Verdi, Mascagni e Calì.
Amelia Pinto, soprano lirico drammatico, è nata a Palermo nel 1876 e ha calcato i più grandi palcoscenici del mondo. Voce calda e robusta, acuti brillanti, è nota come una delle più importanti interpreti del repertorio wagneriano. Si è esibita tra l’altro in presenza del Maestro Puccini a Lucca, davanti al Keiser Guglielmo II al Teatro Massimo e nei palazzi nobiliari della Palermo della Belle Epoque. Fra i teatri internazionali, da ricordare quelli del Nord America, il Teatro São Carlos di Lisbona, Madrid, Berlino, il Théâtre Sarah-Bernhardt di Parigi.
“Ringrazio con affetto il vicesindaco e assessore alla Cultura Angelo Tudisca e l’assessore alle Pari Opportunità Tiziana Scattareggia per aver fatto riaffiorare nella memoria dei tusani un personaggio straordinario – ha detto il sindaco Miceli -. Amelia Pinto è legata infatti al nostro territorio: moglie di Antonio Contino, originario di Caronia e figlio di una cittadina tusana. I Contino abitavano a Palermo e villeggiavano d’estate a Castel di Tusa. Abbiamo voluto far scoprire – ha concluso – alla nostra Comunità una donna e artista straordinaria, che ha avuto riconoscimenti importanti nel panorama operistico internazionale”.
“Il nostro viaggio con Amelia Pinto è iniziato qui ad Alesa l’anno scorso, quando la prof. Fulvia Toscano, direttore artistico dell’evento letterario “Naxoslegge”, mi ha coinvolta al Festival sul genio femminile “La Sicilia delle donne” – ha detto l’assessore alle Pari Opportunità Tiziana Scattareggia -. Da lì l’idea di inserire la celebre soprano nell’ambito di questa rassegna. Dal lavoro di ricerca del dott. Massimo Raimondi siamo riusciti a contattare gli eredi di Amelia Pinto per raccogliere testimonianze sulla sua vita. È stata una donna molto all’avanguardia per l’epoca in cui ha vissuto, ambiziosa, caparbia, indipendente. Ha viaggiato tanto e si è esibita nei più grandi teatri del mondo, fino al suo ritiro dalle scene a causa della morte prematura della figlia. È stata anche molto fortunata, perché il marito l’ha esaltata e accompagnata in tutto il suo percorso artistico”.
“Ringrazio Giovanni Mazzara per la disponibilità ad evocare oggi il personaggio Amelia Pinto nella sua veste di artista – ha detto il vicesindaco e assessore alla Cultura Tudisca -. Abbiamo deciso di omaggiarla per ciò che lega noi tusani alla sua famiglia, ma soprattutto abbiamo scelto la location di Alesa per l’importanza che diamo al nostro sito archeologico.”