A20, Ministero dei Trasporti: “Bisogna chiudere otto gallerie”

“Devono essere chiuse, perché c’è il rischio che possano cadere pezzi dal rivestimento, quindi è necessario ispezionarle, metterle in sicurezza e poi riaprirle”. E’ un passaggio del dossier presentato dall’Ingegnere Placido Migliorino, per il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sulla situazione dell’Autostrada Messina-Palermo.

Il primo divieto di transito contenuto nella prima ispezione riguarda innanzitutto otto gallerie della Messina Palermo. La prima che dovrà essere chiusa è la galleria Telegrafo, in direzione Palermo-Messina, scenario di incidenti quotidiani, e già ridotta da anni a un senso di marcia. Oltre questa non possiedono i requisiti di sicurezza le gallerie San Giovanni, Perara, Baglio, Mongiove, Torretta, Calavà e Petraro, in direzione Messina-Palermo.

Per quanto riguarda i 22 viadotti ispezionati, soprattutto quelli in direzione Messina-Palermo, la maggior parte hanno problemi di ammaloramento più o meno avanzato, che comporteranno anche qui una interdizione al traffico.

Il presidente del Cas – Consorzio Autostrade Siciliane, Francesco Restuccia

“I rilievi confermano la bontà del piano dei lavori di messa in sicurezza programmato dall’attuale governance di Autostrade Siciliane”. Cosi’ il presidente del Cas – Consorzio Autostrade Siciliane, Francesco Restuccia, ha commentato gli esiti delle indagini svolte nei giorni scorsi. “Nella settimana ispettiva, abbiamo da subito colto lo spirito di collaborazione con il quale l’ingegnere Placido Migliorino ha condotto le proprie verifiche. Gli siamo stati affianco offrendo tutto il massimo supporto, poiché quello sulla sicurezza è un impegno che ci accomuna. Si, siamo preoccupati per lo stato delle nostre autostrade. Lo siamo da viaggiatori, da padri e da amministratori della cosa pubblica. E non lo siamo da oggi. Lo siamo dal primo giorno dell’insediamento, quando era a noi tutti chiaro l’onere che ci stavamo assumendo. Sapevamo di metterci alla guida di un mezzo difettoso, facile oggetto di critiche e attacchi. Ma lo abbiamo fatto lo stesso, per senso delle istituzioni, di responsabilità e amore per la cosa pubblica”.

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Redazione