Alcara Li Fusi, Giunta e maggioranza “astenuti” su gestione del territorio

di Carla Lopes
06/05/2020

Si “astenuti” sulla gestione del territorio di Alcara Li Fusi. E’ l’accusa che muove il Gruppo Consiliare di Minoranza “ALCARA NEL CUORE”, composto dai consiglieri Nicola Vaneria, Nunziatina Oriti, Mariella Angela Parrino, nei confronti dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ettore Dottore, e della maggioranza consiliare.

“Dispiace dover constatare – scrivono i tre membri dell’opposizione – che durante i lavori di consiglio comunale di Alcara li Fusi del 30 aprile scorso, convocato in seduta urgente dal Presidente del Consiglio per discutere problematiche, ritenute dall’Amministrazione straordinarie e urgenti, ma non condivise dagli scriventi per i quali invece il carattere d’urgenza era privo di accettabili e fondate motivazioni, si è consumato un atto di grave scorrettezza istituzionale nei confronti della Popolazione e del Gruppo consiliare di minoranza.

“Dopo che anche i Consiglieri di Minoranza hanno votato, con grande senso di responsabilità, all’unanimità, il primo punto all’O.d.G., che trattava del riconoscimento di un debito fuori bilancio, tutelando l’Ente da eventuali danni economici, i consiglieri del gruppo di Maggioranza hanno dichiarato la loro “astensione per incompatibilità”(con l’eccezione di uno solo) per l’approvazione del “Regolamento sulla disciplina dei diritti di uso civico nel Comune di Alcara li Fusi”, facendo cadere il numero legale. Il successivo punto all’O.d.G. riguardava un’interrogazione consiliare, sempre riferita al precedente Regolamento sugli Usi Civici, di fondamentale importanza per l’economia del Comune, presentata dai consiglieri di minoranza al Sindaco e, p.c. all’Assessore all’Agricoltura e Foreste, già da più di due mesi e per la quale, ancora oggi, si attende di conoscere la risposta, relativa alle motivazioni che hanno portato l’Amministrazione Comunale alla presentazione del predetto Regolamento in Aula senza il coinvolgimento dello stesso Gruppo di minoranza, mostratosi più volte disponibile ad un confronto costruttivo.

Alla ripresa dei lavori, dopo un’ora, il Sindaco, la Giunta, il Presidente del Consiglio e tutti i consiglieri di maggioranza non si sono presentati in consiglio tant’è che da quel momento ha dovuto assumere la Presidenza del Consiglio un componente del Gruppo consiliare di minoranza. Constatata, pertanto, l’assenza del numero legale, i lavori d’aula sono stati rinviati al giorno successivo, 1 maggio, alle ore 16,00. Anche in questa circostanza il Sindaco, la Giunta, il Presidente del Consiglio e tutti i consiglieri di maggioranza non si sono presentati in “aula”, sottraendosi al dibattito sul punto, regolarmente inserito nell’O.d.G. della convocazione di consiglio, chiesto dai consiglieri comunali di minoranza da più di due mesi. Ci dispiace dover sottolineare, con grande rammarico, l’atteggiamento sia della maggioranza, sia del Sindaco, che si sono sottratti ai lavori consiliari e alla discussione su una richiesta formulata da un organo democraticamente eletto dalla popolazione e che rappresenta quasi la metà della stessa. 

La vicenda risulta ancor più politicamente grave se si pensa all’argomento su cui è stata impedita ogni minima possibilità di confronto: il Regolamento sugli Usi Civici, un provvedimento di vitale importanza per la vita economica di Alcara, che permette a tante aziende agricole e a tante famiglie di poter avere un apporto insostituibile per la loro attività lavorativa. Con la fuga della maggioranza consiliare non è stata consentita la discussione sugli emendamenti che la Minoranza aveva presentato, con grave pregiudizio per l’efficacia del Regolamento stesso, che rischia di avere delle ripercussioni negative sul tessuto economico-sociale della popolazione alcarese e su problematiche che precedenti amministrazioni, già a partire dalla seconda metà del secolo scorso, hanno cercato di affrontare e regolamentare attraverso diverse modifiche ed integrazioni migliorative apportate al Regolamento originario. E’ gravissimo che un’intera compagine amministrativa, Sindaco, Giunta Presidente del Consiglio e maggioranza consiliare si astengano su un atto così decisivo per la vita sociale del paese. E’ un fatto senza precedenti che, sicuramente, non sarà privo di conseguenze politiche ed amministrative. E’ come se il Governo nazionale o regionale e la maggioranza parlamentare si dichiarassero incompatibili e, quindi, impossibilitati a decidere su una parte importante della Legge di Stabilità, precludendo per giunta anche all’opposizione di esprimere le sue proposte e delegando delle scelte così strategiche per la vita del paese ai soli tecnici.

La discussione degli emendamenti avrebbe, quanto meno, consentito di indicare degli orientamenti politici per chi – il Commissario ad acta(?) – questo Regolamento dovrà eventualmente approvarlo, se, per un atto regolamentare di carattere generale come questo, ne è prevista la nomina. In tal modo il popolo alcarese resterà senza voce! In forza di tutto questo, chiediamo al Sindaco, all’Amministrazione comunale e ai Consiglieri di Maggioranza di prendere coscienza di questo gravissimo atto di mancata amministrazione, che ad Alcara non ha precedenti, e di trarre le conseguenze dovute, ponendosi questo interrogativo: Come può d’ora in poi un’Amministrazione Comunale, che si è “astenuta” su un atto che riguardava la gestione del territorio, continuare a gestire il territorio stesso?”.

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