Il sistema allevatoriale dei Nebrodi è al collasso. A denunciarlo è il prof. Giuseppe Frusteri, presidente OPAN, Organizzazione Prodotto Allevatori Nebrodi, che si occupa di organizzare la produzione e la commercializzazione dei prodotti di Suino Nero dei Nebrodi, garantendo la qualità dei prodotti e lo sviluppo di un brand territoriale ben definito e riconoscibile sui mercati internazionali. Frusteri in una lettera aperta fa la sintesi della serie di problematiche che hanno messo in ginocchio il sistema e chiedendo aiuto agli uomini delle istituzioni che oggi, con le le loro decisioni e la loro attenzione, potrebbero creare le condizioni per arginare la crisi di un intero tessuto economico e sociale.
“Cari tutti/e, ho deciso di scrivere questa lettera aperta, per segnalare il particolare momento di difficoltà che stanno vivendo le aziende del territorio Siciliano, e in particolare nella zona Nebrodi. È ormai risaputo come il COVID abbia prosciugato le risorse degli allevatori, che per due anni, hanno dovuto sostenere animali e aziende, a prescindere dalle chiusure di tutto il settore HO.RE.CA. A questo si è aggiunto l’enorme rincaro del costo dei mangimi, e tutte le altre difficoltà legate al conflitto in Ucraina. Ultima, ma non ultima, l’emergenza peste suina, aggravata dalla presenza dei Suidi Selvatici. Già nel 2020, la OPAN, aveva segnalato l’esponenziale aumento dei suidi selvatici nel territorio, proponendo nella stessa missiva, un protocollo di cattura, che potesse arginare l’emergenza. A tutt’oggi, nonostante le varie segnalazioni dei Sindaci e dei Cittadini, le varie istituzioni stanno sottovalutando il problema. Ogni giorno le aziende chiudono, sia per le difficoltà economiche che per quelle sanitarie. Una importante risorsa come il Suino Nero dei Nebrodi rischia letteralmente l’estinzione, e il numero dei bovini allevati si sta riducendo drasticamente. I suidi selvatici stanno diffondendo in modo esponenziale la tubercolosi, anche nelle aziende bovine, e solo gli allevatori sanno cosa vuol dire il riscontro positivo, o anche solo dubbio, di un solo capo nel proprio allevamento. Ormai non si parla più di emergenza, ma di un vero e proprio disastro economico, sociale e strutturale.
Non è mio costume polemizzare sulle mancanze di questa o di quell’altra istituzione. Questa lettera vuole solo essere un momento di riflessione per un territorio che rischia pian piano lo spopolamento e il collasso economico/sociale. Abbiamo proposto delle soluzioni tecniche approvate in tutte le varie sedi. Abbiamo dimostrato, con i fatti, che l’uso dei chiusini di cattura è il metodo migliore per il contenimento dei suidi selvatici. Abbiamo lavorato per proporre soluzioni tecniche ed economiche per ricreare un sistema allevatoriale sano e sostenibile. Purtroppo, combattiamo contro i mulini a vento, e la OPAN, non è più nelle condizioni di farsi carico dei costi di gestione di un’emergenza ormai più che territoriale. Sicuramente dal 2016 ad oggi non ci siamo risparmiati, e abbiamo introdotto enormi risorse fisiche ed economiche, e per questo non abbiamo nulla su cui recriminare. Ognuno di noi ha la possibilità di sostenere la filiera Siciliana scegliendo sia al supermercato che nelle macellerie carne di provenienza Siciliana, meglio ancora se Suino Nero dei Nebrodi Certificato.
Agli uomini delle istituzioni dico questo: Avete il privilegio dello stipendio fisso e di tutti i diritti da esso derivante. Probabilmente non avete il problema di pagare la bolletta o il prossimo carico di mangime. Questo non è solo un privilegio ma anche una responsabilità. Un uomo, in particolare quando ricopre cariche di responsabilità, DEVE avere il coraggio di prendere delle decisioni, anche impopolari, quando queste hanno la possibilità di salvare un intero tessuto economico e sociale. Non abbiate paura delle conseguenze quando sapete di fare la cosa giusta. La cosa più bella, per un uomo che si guarda allo specchio, è sapere di aver fatto l’Uomo e aver agito con la diligenza del buon padre di famiglia! La presente non è una dichiarazione di resa, ma un appello a tutti i colori avranno la possibilità di leggere questa lettera. Abbiamo bisogno che ognuno faccia la propria parte. Grazie! “Ai posteri l’ardua sentenza”.