Le elezioni amministrative si svolgeranno in autunno.
Come avevamo già anticipato qualche mese fa, adesso il Governo Musumeci, su proposta dell’assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto, ha approvato un disegno di legge con il quale, così come a livello nazionale, si rinviano le consultazioni in una data compresa tra il 15 settembre e il 17 ottobre, a causa del permanere del contagio nell’Isola, oltre all’aumento della diffusione delle varianti.
Dunque le urne si apriranno in autunno per i Comuni nebroidei di Capo d’Orlando, Caronia, Ficarra, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta (sciolto per infiltrazioni mafiose), Patti, San Marco D’Alunzio e Sant’Angelo di Brolo.
Oltre ai Comuni dei Nebrodi rinviato il voto anche ai Comuni siciliani di Canicattì, Favara e Porto Empedocle, Montallegro e Montevago, in provincia di Agrigento.
San Cataldo e Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta.
Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele e Ramacca, in provincia di Catania.
Barrafranca e Calascibetta, nell’Ennese.
Antillo, Falcone, Gioiosa Marea, Rodì Milici, Terme Vigliatore e Torregrotta, nel Messinese.
Alia, Montelepre, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Terrasini, nel Palermitano.
Ferla, Sortino, Lentini, Noto e Pachino, in provincia di Siracusa.
Alcamo e Calatafimi-Segesta, nel Trapanese.
A questi si aggiungono altri due enti sciolti per infiltrazione mafiosa, per i quali le elezioni erano state già indette per il 2 e 3 maggio: Vittoria in provincia di Ragusa (che vota con il proporzionale) e San Biagio Platani, nell’Agrigentino.