Sono tanti i cittadini che hanno deciso di presentare ricorso in opposizione alle richieste inviate dall’ASP di Messina tramite le quali vengono chieste indietro le somme relative ai ticket sanitari a partire dall’anno 2012.
Tutto parte dalla procedura per la verifica delle esenzioni ticket per reddito, resa operativa nella Regione Siciliana che ha dato il via a controlli, effettuati sula base delle informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate, dal quale sarebbero emerse l’insussistenza dei requisiti per gli assistiti necessari per usufruire di benefici a mezzo dell’autocertificazione presentata. Le contestazioni decorrono dal 2012 e riguardano i cittadini che hanno beneficiato di esenzione dal pagamento ticket, dopo aver autocertificato una condizione che all’ASP risultata “non corrispondente”.
Tante le lettere inviate dall’Azienda Sanitaria Provinciale, come tanti sono i destinatari delle richieste di pagamento che si sono rivolti a sindacati, centri di assistenza e studi legali per contestare la verifica dell’esenzione ticket poiché i verbali o le ingiunzioni – affermano – non forniscono informazioni sufficienti a verificare ed eventualmente opporsi al provvedimento.
Si parte dunque con la presentazione all’ASP di memorie difensive tramite PEC, per, nel caso di rigetto, arrivare a ricorrere alla Corte di Giustizia Tributaria.
Tra i motivi per cui molti assistiti, tramite sindacati, centri di assistenza e studi legali, contestano le verifica dell’esenzione ticket e le relative richieste delle somme, ci sono: