AstraZeneca, morta la professoressa di Messina colpita da trombosi
E’ morta la docente 54enne Augusta Turiaco, da giorni in coma al reparto di Rianimazione Policlinico di Messina. L’11 marzo scorso le era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, ma subito erano cominciati i forti mal di testa, si era sottoposta ad analisi che avevano evidenziato la presenza di trombosi e una grave trombocitopenia.
Ricoverata al Policlinico nel frattempo era sopraggiunta una emorragia celebrale ed aveva subito un intervento chirurgico. Augusta Turiaco, che insegnava musica alla scuola Gallo, aveva manifestato la volontà di donare gli organi, saranno donate le cornee. Sulla vicenda la procura di Messina ha aperto una inchiesta e sono stati già sentiti i familiari e il medico di famiglia della donna. L’avvocato Daniela Agnello, che assiste la famiglia, ha presentato un esposto in procura che è stato anche inviato ad altre autorità tra cui all’ambasciata tedesca. Augusta Turiaco, infatti, era anche cittadina tedesca.
La sua famiglia in un messaggio la ricorda come una persona eccezionale, ringrazia i medici del Policlinico e invita i cittadini a vaccinarsi contro il Covid.
“Augusta Turiaco – scrive la famiglia – era una persona straordinaria nella sua normalità che ha trascorso la Sua vita prima tra le sale di concerto e poi tra i banchi di scuola come insegnante. Cittadina e donna onesta, nelle scorse settimane si era sottoposta con entusiasmo alla campagna vaccinale, salvo poi vedersi coinvolta in un incubo che ha avuto purtroppo esito infausto. Lascia dietro di sé due figli, due genitori e due fratelli che si porteranno dietro il ricordo di una donna forte e presente, capace di far fronte con coraggio alle difficoltà della vita”. La famiglia ringrazia “di cuore l’encomiabile sforzo dei medici del Policlinico di Messina che hanno seguito incessantemente la vicenda, facendo il possibile. La famiglia, nonostante le ombre emerse, sulle quali chiede comunque venga fatta luce, invita la cittadinanza a non sottrarsi alla campagna vaccinale consapevole della sua importanza, considerate le contingenze pandemiche. Come estremo gesto d’amore Augusta Turiaco aveva manifestato la volontà di donare i propri organi”.