L’AVIS di Troina incontra i giovani studenti dell’Istituto Omnicomprensivo “Don Bosco-Majorana” per rafforzare la campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue. La sezione AVIS di Troina è tra i centri regionali che più contribuisce alla raccolta di sangue. Da qualche anno a fronte di una forte e crescente richiesta di sacche, purtroppo, non corrisponde un’adeguata risposta. Dunque, l’obiettivo è aumentare il numero dei donatori volontari soprattutto tra i giovani, i quali presentano certamente un’alta percentuale di idoneità.
L’Avis di Troina ha voluto avviare un progetto, trovando la disponibilità dei vertici dell’Istituto scolastico, con gli alunni dell’Omnicomprensivo “Don Bosco-Majorana”. Un primo incontro informativo-formativo si è tenuto agli inizi del mese in corso. In quell’occasione il neurologo dott. Giuseppe Calabrese, in qualità di medico responsabile della selezione del donatore e della raccolta del sangue, ha spiegato ai ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola quanto sia importante la consapevolezza che attraverso un piccolo gesto è possibile contribuire ad aiutare chi, purtroppo, ha necessità e bisogno. A seguito di quell’incontro ieri, giovedì, si è svolto invece il primo percorso di idoneità per donatori volontari del sangue rivolto proprio agli studenti.
Ad effettuare la visita e dunque adesso volontari donatori, sono stati ben 11 alunni maggiorenni: 4 appartenenti alla classe 5A, 3 appartenenti alla classe 5L, 2 appartenenti alla classe 4F, 1 appartenente alla classe 5M e 1 appartenente alla classe 4E. Un’iniziativa ben accolta da studenti, docenti e dai rappresentanti della sezione Avis di Troina.
“Come rappresentante degli studenti dell’Omnicomprensivo – ci ha detto Flavio Fiore – sono molto contento. Si tratta di attività molto importanti poiché contribuiscono, e non poco, alla formazione sociale, civica e morale del “cittadino che verrà”.
Esprime soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa Dario Bottita, responsabile AVIS di Troina. “Siamo contenti che ci sia stato un buon riscontro – dice- e la disponibilità dei giovani a diventare dei donatori volontari, soprattutto in un periodo in cui registriamo scorte esigue di sacche. La nostra sezione è una realtà forte sul territorio, ci siamo da tanti anni e lavoriamo per rafforzare la rete dei volontari. Un piccolo gesto aiuta chi soffre”.