Dietrofront del governo sul bando per le periferie. Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha annunciato che i Comuni torneranno ad avere a disposizione 1,6 miliardi che il Governo Conte aveva deciso di revocare con il decreto Milleproroghe.
Salvi dunque i progetti sui Nebrodi. L’emendamento al decreto Milleproroghe con il quale è stata prevista la sospensione fino al 2020 del Bando di riqualificazione delle periferie rischiava di determinare pesanti ricadute sul territorio dei Nebrodi sul quale insistono 16 progetti da finanziare, per un importo totale di 12 milioni 939 mila 864,21 euro, dei quali sono interessati i Comuni di Alcara Li Fusi, San Salvatore di Fitalia, Naso, Frazzanò, Tusa, Torrenova, Longi, Castel di Lucio, Capo d’Orlando, San Marco D’Alunzio, Mistretta, Gioiosa Marea e Caprileone.
Prevista dunque la sistemazione delle ville comunali Cappuccini e Gaetano Patroniti di Alcara Li Fusi, che ha ottenuto anche la ristrutturazione del centro diurno, la riqualificazione del complesso residenziale di edilizia economica e popolare di contrada Grazia di San Salvatore di Fitalia; di seguito il verde pubblico attrezzato di contrada Viana a Cresta di Naso, il recupero di spazi urbani a Frazzanò e Tusa. In avanti il primo stralcio esecutivo della zona a mare di Torrenova, la riqualificazione di spazi per il centro servizi sport e infanzia di Longi e del centro storico di Castel di Lucio, la rifunzionalizzazione dell’ex scalo merci di Capo d’Orlando, l’ampliamento dell’immobile destinato a caserma dei carabinieri ed il primo stralcio del lotto di completamento del centro storico di San Marco d’Alunzio, il II° stralcio funzionale del quartiere Casazza di Mistretta e la rigenerazione dell’impianto sportivo delle case popolari di Capri Leone centro.
“Si tratta di un’importante vittoria per cui esprimiamo grande soddisfazione e per cui ringraziamo i tanti sindaci italiani che ieri a Palermo, durante la manifestazione “Milleperiferie”, in rappresentanza dei propri cittadini e dei loro interessi, hanno sottoscritto un documento condiviso contro il blocco dei fondi per le periferie – ha affermato Leoluca Orlando, presidente di AnciSicilia -. Un traguardo rilevante per tutte le amministrazioni comunali che potranno continuare a pianificare investimenti con effetti a lungo termine e con un occhio attento allo sviluppo sostenibile, migliorando la qualità della vita dei cittadini, creando opportunità di impresa e occupazione e coprendo anche le spese che hanno già sostenuto o si sono impegnati a sostenere nel 2018″.
Contro la scelta del governo era arrivata, nelle scorse settimane, anche la decisione della Regione siciliana. Infatti il presidente Nello Musumeci aveva impugnato il decreto Milleproroghe nella parte riguardante proprio questi fondi. Esprime piena soddisfazione il deputato regionale di Forza Italia Tommaso Calderone, che in prima persona si era battuto e fatto promotore di un’azione congiunta che ha coinvolto molteplici comuni messinesi, per protestare a Roma contro i tagli previsti dal Decreto Milleproroghe. “Si tratta di un passo rilevante, che permetterà l’accesso a 1 miliardo e 600 milioni complessivi, per tutti i Comuni beneficiari. Un battaglia vinta che sento anche mia – continua il parlamentare – e che permetterà di riqualificare i nostri tessuti comunali, i quali necessitano di sostanziali interventi di bonifica. Sono certo – conclude Calderone – che le attività imprenditoriali che nasceranno, faranno da volano per l’economia isolana, creando nuova occupazione e migliorando la qualità dei residenti. Faccio appello a tutta la classe dirigenziale, affinché possa fare tesoro di questa opportunità e ottenere risultati duraturi nel tempo”.