“Oggi da Palermo parte una iniziativa forte che, con il pieno sostegno di ANCI, mira a coinvolgere le 120 amministrazioni beneficiarie nella sottoscrizione di un documento condiviso, che ci auguriamo con il sostegno delle Regioni che impugneranno davanti alla Consulta il provvedimento, possa indurre nel Governo nazionale un ripensamento sull’azzeramento del Bando Periferie”.
Questo l’incipit della relazione introduttiva del presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, alla conferenza stampa dal titolo “Milleperiferie. I progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie d’Italia” svoltasi stamattina a Palazzo Bonocore a Palermo. Il decreto Milleproroghe ha, infatti, di fatto bloccato 1625 interventi accolti nei 96 progetti presentati da Comuni e Città Metropolitane che investono la vivibilità di 326 Comuni italiani, un terzo dei quali ricade in Sicilia.
Bando periferie è stato il cardine attorno a cui enti, istituzioni, associazioni, ordini professionali, università, imprenditori, giovani e volontari hanno ripensato intere aree abbandonate delle città: interventi di sicurezza sociale, di recupero urbanistico, architettonico, di interconnessione modale, mobilità dolce e servizi sharing: alcuni progetti investono sulle aree più degradate, recuperandone la possibilità di viverle. In parecchi, Comuni piccoli e grandi, hanno già avviato le procedure di gara o addirittura aperto i cantieri; ma i progetti sono finiti nel nulla. Tutto questo è stato bloccato, azzerato, congelato al 2020 dal Governo.
“Noi ci rifiutiamo di essere considerati meri destinatari di contributi e rivendichiamo il nostro ruolo istituzionale, così come stabilito dalla Costituzione Italiana. Stiamo vivendo, in questo momento, una vicenda emblematica di barbarie istituzionale – continua Orlando – che conferma la mortificazione del ruolo degli amministratori comunali che hanno consenso e responsabilità ma non hanno il potere di valorizzare le periferie dei propri comuni. L’ incontro di oggi e la mostra multimediale, organizzata con l’associazione I WORLD – conclude il presidente Orlando – vuole rappresentare l’avvio di un confronto con i cittadini e le associazioni che operano nel territorio, finalizzato ad una ampia riflessione sull’importanza centrale della riqualificazione urbana delle periferie, per un effettivo riconoscimento a tutti i cittadini dei propri diritti fondamentali “.
Erano presenti diversi sindaci siciliani, ma anche i primi cittadini di Matera, Campobasso, Ravenna, Ancona, Varese.
L’unico sindaco dell’area dei Nebrodi presente in sala, era il primo cittadino di Castel di Lucio, Pippo Nobile (nella foto) che, per la tanta desiderata riqualificazione del centro storico del suo paese, aveva accarezzato, e subito dopo visto svanire, il sogno di poter impegnare il milione 440 mila euro previsti nel progetto, già cantierabile. Nel suo intervento il sindaco Nobile ha affermato che “la questione segna inesorabilmente una ferita nei rapporti istituzionali tra Governo centrale e Sindaci che da Nord a Sud hanno perso la possibilità di superare il degrado di periferie e centri storici”.