Il campionato di Serie D, girone I, domenica sarà animato dal big match Troina-Vibonese, prima e seconda della classe, match che sarà caratterizzato, anche, dalla bella sfida fra i fratelli Silvestri.
Infatti, tra i giocatori delle due squadre ci saranno: Amedeo, per il Troina, e Luigi, per la Vibonese.
Nella storia del calcio sono stati diversi i fratelli accomunati dallo stesso destino da calciatore; dai fratelli Cevenini, negli anni ’20, ai Sentimenti, tra gli anni ’40 e ’50, e più recentemente i fratelli Baresi, Lucarelli, Inzaghi, Cannavaro, i gemelli Filippini e Zenoni, solo per citarne alcuni. Fratelli, questi, che hanno condiviso a volte come compagni di squadra, altre come avversari, questo mondo e questa passione.
Tra loro anche i palermitani fratelli Silvestri; Amedeo classe ’92 e Luigi classe ’93, solo 11 mesi di differenza ed un amore viscerale per il calcio. Giovanissimi, Amedeo aveva 5 anni e Luigi 4, con la Polisportiva Don Orione hanno iniziato a dare i primi calci ad un pallone, seguendo la passione tramandagli da papà Mauro, Ds del settore giovanile.
Dopo la Don Orione, sempre insieme hanno militato nell’Asd Fincantieri; Giovanissimi Regionali; Allievi Nazionali e primavera del Palermo. Poi le loro strade si sono separate, Amedeo va a giocare ad Acireale, Chiavari, Bra, Sestri Levante e adesso, da due anni, a Troina; Luigi, invece, andrà alla Salernitana, a Campobasso, Messina, Siena, Melfi, alla Paganese e adesso, da due anni, alla Vibonese. Per i due difensori centrali una carriera che correre parallela senza scontri diretti fino ad oggi, dove si ritrovano nello stesso campionato da avversari.
Si raccontano così, a Nebrodi News, in un’intervista doppia esclusiva.
– Dove nasce la tua passione per il calcio?
Amedeo: “la mia passione nasce da piccolo, trasmessa da mio padre. Già da piccolo giocavo a calcio nella terrazza di casa.”
Luigi: “la mia passione per il calcio è nata nel mio quartiere Via Montalbo, fin da piccolo mio padre iniziò a trasmetterci la sua di passione verso il calcio quindi diciamo che iniziai prestissimo a tirare calci al pallone.”
– Il giocatore a cui ti ispiri?
Amedeo: “attualmente il giocatore in cui mi rivedo di più è Bonucci, perché penso di avere molte caratteristiche simili alle sue, carisma, un buon destro e voler uscire palla al piede.”
Luigi: a dirti la verità con l’evoluzione del calcio di oggi e con tante mie caratteristiche cambiate negli anni, ovviamente allenandole, il mio giocatore attuale è David Luiz del Chelsea o Sergio Ramos del Real Madrid; prima però ero innamorato di Fabio Cannavaro da piccolo in tanti mi rivedevano in lui.”
– Come ti descrivi?
Amedeo: “in campo penso di avere una personalità forte, parlo molto, cerco di aiutare i miei compagni; il mio punto forte è leggere prima le situazioni di gioco e da difensore ho un buon piede e una discreta tecnica. Curo i dettagli lavorando quotidianamente in palestra per migliorare. Nella vita privata sono un ragazzo umile, riservato, realista e riflessivo.”
Luigi: “calcisticamente parlando mi descrivo un giocatore rapido, con grinta, fame e cattiveria. Mi piace essere offensivo, nel senso che amo giocare palla a terra e verticalizzare molto, e amo più di tutti i duelli aerei, soprattutto con gli attaccanti molto più alti di me. Fuori dal campo sono una persona buona, di cuore, sempre con la battuta pronta, molto umile, diciamo che l’umiltà è stata sempre il mio biglietto da visita diciamo; ho una compagna che mi ha aiutato in questi anni a mantenere molte volte serenità e lucidità dinanzi a certi episodi negativi, devo molto a lei e ovviamente ai miei genitori che in passato hanno fatto insieme a me molti sacrifici per agevolarmi nel mio percorso di crescita.”
– Qual è stato, finora, il momento più bello della tua carriera?
Amedeo: “momenti belli ce ne sono stati tanti, ma forse quello che mi ha emozionato di più la finale di Coppa Italia vinta l’anno scorso, con il Troina.”
Luigi: “belli da poter dire“questo è il giorno più bello della mia vita”non ce ne sono stati, però ho vissuto, diciamo, soddisfazioni importanti in particolare la vittoria della serie C2 con il Messina e il posto fisso nella Nazionale di Lega Pro per 2 anni consecutivi. Spero che un giorno possa arrivare il momento di dire quella frase.”
– Se non fossi diventato calciatore cosa avresti voluto fare?
Amedeo: “non lo so, probabilmente avrei studiato perché non aver continuato con l’università è uno dei miei rimpianti.”
Luigi: “beh questa è una bella domanda, ho tante passioni al riguardo e non sportive, ovviamente, sicuramente avrei continuato gli studi fino a laurearmi.”
– Com’è condividere la passione e la carriera da calciatore con il proprio fratello?
Amedeo: “ma spesso ci confrontiamo e parliamo delle varie situazioni di gioco che ci capitano per vedere come la pensiamo.”
Luigi: “è molto bello, soprattutto, perché: non ti senti in difficoltà nel parlare di calcio con lui, puoi esporre la tua idea senza che ti guardi con occhi persi nel vuoto, averlo avuto nella crescita fin da piccolo per poter migliorare determinate basi, e avere una persona sempre pronta ad andare a correre l’indomani delle feste (ride).”
– Calcisticamente gli invidi qualcosa?
Amedeo: “calcisticamente gli invidio il suo sinistro e il suo terzo tempo.”
Luigi: “se dovessi rispondere in maniera scherzosa risponderei che gli invidio la sua freddezza in determinate situazioni, la sua altezza (ride) e la sua possibilità di mangiare qualsiasi cosa e non ingrassare! Se dovessi rispondere seriamente, direi che non invidio nulla perché è mio fratello, l’invidia non fa parte del nostro DNA e qualsiasi cosa lui faccia o dica io l’appoggerò sempre.”
– Cosa si prova a sapere che il proprio fratello è un tuo avversario?
Amedeo: “ma non saprei dirti, sensazione strana saper di dover affrontare mio fratello.”
Luigi: “ovviamente è brutto soprattutto quando la situazione è come quella che ci sta capitando a noi, uno dovrà trionfare e l’altro diciamo soccomberà, ma comunque vada sarà un successo. All’andata non c’ero e quindi le emozioni erano piuttosto contenute, come del resto per domenica ho provato a stringere i denti ma sicuramente mancherò e, anche questa volta penso che le emozioni saranno ben contenute come l’andata.”
– Quali sono i punti di forza di uno e dell’altro secondo te?
Amedeo: “quelli di mio fratello la forza fisica e il carisma; invece, i miei punti di forza sono la lettura di gioco e la gestione della palla”.
Luigi: “lui ha delle caratteristiche diverse dalle mie, la sua forza è saper ragionare in determinate situazioni e non essere istintivo come lo sono io alle volte, ha tanta pazienza rispetto a me; io dall’altro canto posso dire che sono l’opposto delle sue forze, insieme ci completiamo sia dentro che fuori dal campo!”
– Come si fa a far gol al proprio fratello?
Amedeo: “questo non lo so perché non mi è ancora capitato di giocarci contro quindi sarà una cosa nuova (ride).”
Luigi: “beh preferirei evitare di esternare come si possa fare gol a mio fratello (ride), magari dopo la partita lo dirò.”
– È meglio giocare da compagni di squadra o da avversari?
Amedeo: “sicuramente è meglio da compagni di squadra.”
Luigi: “ovviamente vorrei giocare, adesso che siamo grandi e più maturi, in coppia con mio fratello, da avversario diciamo che non è molto bella come cosa, perché appunto uno vince e l’altro no, a meno che non si pareggi.”
– Domenica ci sarà il derby di casa Silvestri. Amedeo, in caso di vittoria del Troina cosa succederebbe? Luigi, in caso di vittoria della Vibonese?
Amedeo: “daremmo una bella svolta per la vittoria del Campionato. A casa saranno comunque contenti, a prescindere dal risultato; sarà una bella giornata per la mia famiglia.”
Luigi: “per me e come ho detto ai miei compagni, che mi danno molto ascolto, deve essere una partita come le altre; la partita ha già una sua importanza perché è prima vs seconda, quindi non dobbiamo commettere l’errore di alimentarla con chiacchere che non ci riguardano. Se dovessimo vincere accorceremmo su di loro e sarebbe ancora più affascinante la sfida fra Vibonese e Troina, dopo questa gara. A casa cosa succederà lo scopriremo dopo la partita.”
– Quali sono i tuoi obiettivi per il Campionato?
Amedeo: “l’obiettivo iniziale era quello di fare bene, ma dopo il girone di andata che abbiamo fatto, abbiamo“l’obbligo”di vincerlo.”
Luigi: “i miei obiettivi sono ed erano quelli di riprendermi dal punto fisico, prima di tutto, perché quest’estate ho avuto tanti problemi e poi ovviamente di vincere il Campionato e salire di nuovo in serie C.”
– Cosa sogni per il futuro?
Amedeo: “sogno di vincere il Campionato e poter fare la Lega Pro con il Troina.”
Luigi: “vorrei togliermi ancora tante soddisfazioni che non sono ancora arrivate da quando gioco a calcio nei professionisti, e spero un giorno di giocare insieme a mio fratello: io e lui al centro della difesa.”