Bollette pazze a Brolo: la denuncia del consigliere Scaffidi
“L’amministrazione Laccoto sta facendo recapitare nelle case degli utenti brolesi i solleciti di pagamento relativi al canone idrico 2017. Peccato che moltissimi di questi avvisi siano infondati, in quanto recapitati ad utenti che avevano già pagato. E i casi non sono poche decine (che sarebbe un dato fisiologico) ma centinaia”. Lo denuncia, con una nota stampa, il consigliere comunale di minoranza di Brolo, Gaetano Scaffidi.
“È una storia già vista, ma, incredibilmente, ogni anno la situazione della riscossione dei tributi a Brolo peggiora – prosegue l’esponente dell’opposizione -. Ricordo bene, quando ricoprivo la carica di assessore ai tributi e le colpe venivano addebitate tutte al sottoscritto (con grandi polemiche fatte da coloro che oggi sono amministratori comunali) e le soluzioni miracolose al problema venivano sbandierate come semplicissime dagli attuali amministratori.
Invece, alla prova dei fatti, con gli attuali amministratori “competenti” la situazione è decisamente peggiorata (le incongruenze adesso non riguardano poche decine di solleciti ma la stragrande totalità di tali atti) solamente che adesso la colpa non ricade più sull’amministrazione comunale e sull’assessore al ramo ma è da addebitarsi al “sistema informatico” e alle Poste italiane.
Intanto, così facendo, gli utenti che dovessero smarrire (cosa che, dopo tanti anni, può tranquillamente accadere) le bollette già pagate nel 2017 (o negli anni successivi) si troveranno obbligati a pagare due volte il canone idrico per lo stesso anno. Non c’è che dire, un bel regalo di Natale dall’amministrazione Laccoto ai cittadini brolesi” – conclude Scaffidi.