Brolo, Scaffidi: “Laccoto mi cita in giudizio per mettermi a tacere”
“Quello che sta avvenendo nel Comune di Brolo, ritengo, abbia pochi precedenti nella storia d’Italia e sicuramente nessuno nella nostra regione”. Così il consigliere comunale di Brolo Gaetano Scaffidi commenta la decisione del sindaco, parlamentare regionale e coordinatore provinciale di Italia Viva, Giuseppe Laccoto, unitamente alla sua giunta, di intentare una causa civile nei confronti dell’esponente della minoranza brolese chiedendo un risarcimento danni per oltre 70 mila euro.
Per il semplice fatto di aver segnalato, nella qualità di consigliere comunale, un probabile ed evidente sversamento in mare, di liquami fognari, dalla condotta di emergenza sita sul lungomare di Brolo, episodio avvenuto il 12 giugno 2020 e per il quale ho semplicemente fatto quello che qualsiasi cittadino, non solo un consigliere comunale, avrebbe dovuto fare – prosegue Scaffidi.
Quella mattina, infatti, mentre mi trovato sul lungomare cittadino, mi sono accorto di uno sversamento in mare di materiali anomali. Ho prontamente telefonato alla locale polizia municipale (inviando anche numerose foto e video) ed al comandante della stazione dei Carabinieri. Dopo avere atteso invano circa 30 minuti sul posto, al fine di verificare insieme alle forze dell’ordine quanto stesse avvenendo, ho deciso di allontanarmi ed ho immediatamente avvisato dei fatti tramite PEC (allegando foto e video) tutte le autorità competenti (sindaco, responsabile Area tecnica, responsabile Polizia Municipale, ASP di Patti, Carabinieri di Brolo, Guardia Costiera di Sant’Agata di Militello).
Successivamente ho pubblicato sul mio profilo Fb un video di un minuto dove, senza accusare nessuno, tantomeno l’amministrazione comunale, segnalavo e mostravo ai cittadini quello che stava avvenendo, al fine segnalare i fatti a tutela della salute pubblica dei bagnanti.
Ebbene, dopo aver fatto tutto questo, mi ritrovo incredibilmente citato in giudizio in una causa civile intentata dalla giunta comunale guidata dal sindaco e parlamentare regionale di Italia Viva Giuseppe Laccoto.
Ritengo che tale metodo di procedere sia più adatto ad un vero e proprio “regime”, nel quale non sono riconosciuti i diritti della minoranza e non vengono accettate le voci in disaccordo, e nel quale si cerca di intimidire e mettere a tacere un consigliere comunale di opposizione che ha l’ardire di segnalare eventuali problematiche nel territorio di Brolo.
Problematiche ambientali che, utile ricordarlo, in quello stesso identico luogo avvengono, purtroppo, periodicamente, da almeno 15 anni. Sono accadute, più volte, anche dopo quell’episodio (almeno altre 5 volte) e anche durante la precedente amministrazione, nella quale il sottoscritto ricopriva la carica di Vice Sindaco, e per le quali siamo stati anche noi, in passato, oggetto di pesanti critiche ed accuse da parte dei consiglieri di opposizione dell’epoca. Ma non ci è mai lontanamente passato per la mente di ricorrere a denunce e/o richieste di risarcimento danni, avendo bene a mente le prerogative ed i diritti dei consiglieri comunali.
Ovviamente nutro serenità e tranquillità sull’esito di tale incredibile e temeraria causa civile, ma ritengo inammissibile questo modo di agire del Sindaco e deputato regionale di Italia Viva On. Giuseppe Laccoto, che crea un precedente molto pericoloso.
Perché richiedere un risarcimento danni di tale entità ad un consigliere comunale che fa una semplice, nonché doverosa, segnalazione attinente la salute pubblica dei cittadini è un vero e proprio attentato alla democrazia, alle prerogative ed ai diritti, garantiti dalla legge, dei consiglieri comunali.
Ecco perché questa mattina ho scritto al Presidente della regione Siciliana Nello Musumeci, al Prefetto di Messina, a tutti i deputati regionali dell’ARS, al segretario regionale di Italia Viva, Sen. Faraone, e al Sen. Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva, per segnalare quanto avvenuto e per chiedere loro se ritengono normale, accettabile e democratico il comportamento di un Sindaco, nonché parlamentare regionale di Italia Viva, che utilizza tali incredibili e inaccettabili metodi per cercare di mettere a tacere un consigliere comunale di opposizione che legittimamente e democraticamente cerca di svolgere il proprio ruolo.
Ovviamente sappia il Sindaco e parlamentare regionale di Italia Viva Giuseppe Laccoto che continuerò ad agire nell’interesse della Comunità di Brolo e nel rispetto del mandato che mi è stato dato, da cittadino “libero” da condizionamenti o tentativi di prevaricazione di alcun genere”.