Freddo intenso, forti nevicate e temperature sotto zero. Nel corso delle ultime settimane diversi Comuni dei Nebrodi sono stati flagellati, quasi senza sosta, da condizioni meteo particolarmente avverse. Un’eccezionale ondata di gelo che decine di esemplari di oche bianche, tra loro anche un’anatra, ospiti nella villetta comunale di Brolo, hanno trascorso senza alcun riparo.
Gli animali, custoditi all’interno di un’apposita recinzione, si trovano in un evidente stato di sofferenza. Tra loro anche un esemplare con un’ala spezzata e visibilmente in difficoltà. Irrequiete, affamate e prive di un idoneo riparo dove trascorrere la notte per proteggersi dal freddo pungente di queste settimane, le oche si muovono all’interno dello spazio destinatogli, nervosamente, protendendosi verso i passanti in cerca di cibo.
Una condizione di oggettiva difficoltà, che mette a repentaglio il loro benessere, che si svolge, paradossalmente, di fronte alla sede della municipalità del Comune nebroideo, responsabile della struttura. Basterebbe poco, basterebbe solo un po’ di buon senso. Sarebbe sufficiente, nonché auspicabile, che il Comune di Brolo e il suo Sindaco, quest’ultimo nella sua veste di massima autorità sanitaria anche perciò che riguarda il benessere di tutti gli animali che vivono sul territorio comunale, collocassero delle piccole strutture in legno all’interno della recinzione, allo scopo di garantire ai cignoidi un corretto riparo.
Basterebbe, anzi sarebbe oltremodo auspicabile, che l’amministrazione inviasse con sollecitudine un medico veterinario, allo scopo di verificare sin da subito e successivamente con periodicità benessere e condizioni di salute delle oche ospiti della struttura comunale.