Brolo, vìola le prescrizioni impostegli dal Giudice: arrestato
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Brolo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale della sottoposizione agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di un soggetto indagato per atti persecutori aggravati, rapina aggravata e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dall’attività condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Brolo che qualche giorno fa ha consentito di documentare la violazione della misura del divieto di avvicinamento alle persone offese a cui l’indagato era sottoposto dall’inizio di giugno. I Carabinieri, infatti, nel corso dell’intervento hanno avuto modo di riscontrare la presenza dell’uomo sulla pubblica via, nei pressi dell’abitazione occupata dalle persone offese dai reati per i quali si procede, nonostante gli fosse stato imposto di non avvicinarsi.
Pertanto, alla luce della comunicazione inoltrata dai Carabinieri di Brolo e su richiesta del Pubblico Ministero titolare del fascicolo presso la locale Procura della Repubblica, il G.I.P. del Tribunale di Patti, in aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese ha disposto la più afflittiva misura cautelare degli arresti domiciliari, disponendo di fatto le stesse restrizioni a cui l’uomo era stato originariamente sottoposto, nel mese di aprile scorso, all’atto dell’esecuzione del provvedimento emesso nell’ambito dell’indagine condotta nei suoi confronti per i predetti reati.
Espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per l’esecuzione della misura cautelare, l’uomo è stato condotto presso la propria abitazione.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.