Brucellosi e tubercolosi sono sei problemi che stanno pesando in maniera ormai insopportabile sulle aziende allevatici nel territorio e sulle comunità siciliane di cui i sistemi di allevamento diffusi hanno costituito un presidio fondamentale contro gli effetti della desertificazione sociale, economica ed ambientale.
Una richiesta di chiarimenti in merito alla questione della Brucellosi e ai programmi di eradicazione, è stata presentata in questi giorni al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e all’assessore alla salute, Giovanna Volo, dai deputati Leanza Calogero (primo firmatario), Venezia Sebastiano, Catanzaro Michele, Burtone Giovanni, Chinnici Valentina, Cracolici Antonino, Dipasquale Emanuele, Giambona Mario, Safina Dario, Saverino Ersilia, Spada Tiziano Fabio
I deputati regionali nella nota d’interrogazione chiedono quali sono le iniziative che il Governo intende intraprendere al fine della risoluzione della problematica evidenziata, e/o quali misure si intendano adottare al fine di contrastare adeguatamente la diffusione della brucellosi; se non ritengano opportuno rinforzare i servizi veterinari al fine di consentire una velocizzazione dei controlli e incrementare l’attività di eradicazione dando piena attuazione alla normativa europea che prevede l’abbattimento del solo capo infetto; se intendano adottare misure, anche economiche, più efficaci e proporzionate alle esigenze del settore, assumendo ogni iniziativa utile al fine di andare incontro alle esigenze delle singole aziende e dei singoli allevamenti presenti nel territorio siciliano.
Una problematica che, per richiamare l’attenzione dei Governo nazionale e regionale, ha portato un allevatore di San Teodoro, Sebastiano Lombardo, ad uno sciopero della fame che oramai dura da 15 giorni.
Lombardo, oltre che all’appello lanciato assieme ad un collega campano, con cui spiega le ragioni della mobilitazione e i suoi obiettivi, invitando i siciliani a sostenere la petizione lanciata insieme agli allevatori della Rete Salviamo l’allevamento di Territorio, chiede al Presidente Giorgia Meloni ed al Ministro Orazio Schillaci, di intervenire sull’annosa problematica.
Nel pomeriggio di ieri, martedì 31 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Cesarò, un’assemblea aperta ha fatto registrare la presenza di molti allevatori. Incontro al quale era presente l’onorevole Tommaso Calderone, membro della II Commissione permanente della Camera dei deputati, il sindaco di Cesarò, Katia Ceraldi, la quale ha letto una nota dall’onorevole Bernadette Grasso con la quale il deputato regionale chiede al Governo l’istituzione di un tavolo tecnico permanete. Caldorone ha preso l’impegno di portare la questione alla commissione bicamerale per l’insularità, in cui lui è presidente, mentre l’avvocato Gabriella Regalbuto ha affermando che il comparto è sotto attacco e ritenendo inconcepibile come una azione eclatante di tale portata, come lo sciopero della fame, possa passare nell’indifferenza delle Istituzioni, invita tutti gli allevatori siciliani ad unirsi a Sebastiano per un giorno, in un collettivo ed eclatante sciopero della fame