Sarebbero troppe le irregolarità nelle presentazioni delle domande di aiuto straordinario introdotto dal Governo per far fronte al periodo di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus e sostenere economicamente i cittadini.
Ed è così che buoni spesa, erogati direttamente dai Comuni, passano sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Messina che ha iniziato un’importante ed ampia indagine in tutti i Comuni della provincia di Messina incentrata sui dati autocertificati nelle richieste di erogazione dei buoni spesa presentate.
Il controllo a tappeto dei finanzieri, avviati sui nuclei familiari che al momento della presentazione delle autocertificazioni percepivano altre forme di sostegno economico, mira alla persecuzione del reato di “indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato”.