Capizzi verso le elezioni, Principato criticato ma si ricandida
Lo scorso 2 febbraio il governo Schifani, nel corso della seduta di giunta, ha fissato le date delle prossime elezioni amministrative 2023 in Sicilia. Tra i 129 Comuni che andranno al voto domenica 28 maggio e lunedì 29 anche Capizzi dove in giro per il centro montano si cominciano a fare le prime ipotesi sui possibili candidati alla poltrona più ambita del paese nebroideo.
Al momento abbiamo solo la certezza che Leonardo Giuseppe Principato Trosso si ripresenterà per il suo secondo mandato di fila. Lo abbiamo appreso dalla sua viva voce, la stessa con la quale ci ha anticipato che si riproporrà fiducioso ai cittadini capitini con l’intera squadra con la quale ha amministrato il quinquennio 2018-2023. La stessa squadra con qualche innesto per continuare sulla scia positiva e su quanto di buono è stato fatto sin ora. A Nebrodi News il primo cittadino nella telefonata, breve ma ricca di contenuti, afferma che la sua amministrazione e quasi pronta ad approvare il consuntivo 2021 e ci ricorda che al momento Capizzi non è altro che un enorme cantiere a cielo aperto nel quale si lavora alla riqualificazione del castello Aragonese, dove i lavori sono in stato avanzato; che a breve inizieranno i lavori di riqualificazione di Piazza Miracola e di via Libertà, già appaltati ma non ancora non iniziati a causa del maltempo; diversi altri interventi di messa in sicurezza e riqualificazione urbana
A pensarla diversamente dall’attuale prima cittadino è Giacomo Leonardo Purrazzo, ex sindaco di Capizzi, che nell’intervista rilasciata a nostro giornale dichiara di non essere, allo stato, candidato alle prossime elezioni Comunali. Purrazzo, dal suo punto di vista, fa la sintesi dei 5 anni di amministrazione Principato invitando, oltretutto, coloro che aspirano a correre per la carica di primo cittadino a creare un gruppo valido che possa affrontare le sfide future con fermezza, augurandomi che vi sia una inversione di rotta rispetto al ‘modus operandi’ dell’amministrazione in carica.
“La gestione amministrativa del quinquennio 2018/2023 del gruppo a sostegno del sindaco Principato – racconta Giacomo Leonardo Purrazzo – ha vanificato l’opera di risanamento dei conti del comune. Nel corso del mio mandato, sostenuto dal gruppo COERENZA E LIBERTÀ, sono stati riconosciuti e pagati debiti ‘fuori bilancio’ (creati nel periodo 1990 / 2012) per oltre 1 milione e mezzo di euro. Noi non abbiamo effettuato una spesa ‘fuori bilancio’, tant’è che l’amministrazione in carica non ha dovuto effettuare alcun riconoscimento. Passi indietro si sono registrati per ciò che concerne le entrate comunali (fitti fondi rustici, acquedotto, TA.RI., …). La situazione finanziaria dell’ente è molto critica: per procedere alla approvazione del consuntivo 2020 (con parere favorevole ‘con riserva’ da parte del revisore dei conti) gli uffici hanno dovuto modificare per ben tre volte il riaccertamento dei residui. Oggi, alle soglie delle elezioni 2023 – conclude l’ex sindaco capitino – non è stato approvato il consuntivo 2021. Praticamente si conoscono i ‘conti’ del Comune alla data del 31.12.2020!!! Senza dimenticare, inoltre, che pende dinanzi alla Corte di cassazione una causa civile in cui il Comune di Capizzi è stato condannato, in appello, ad un risarcimento danni di circa 1 milione e mezzo di euro. Se la sentenza venisse confermata sarebbe uno sconquasso per le asfittiche casse comunali.”
A Capizzi, a tre mesi dalle elezioni amministrative 2023, e a due dalla presentazione delle liste, non si ha ancora nessuna percezione di chi andrà a proporsi alla guida di una nuova coalizione, che tutti affermano, con certezza matematica verrà fuori. Una coalizione che ha come obbiettivo quello di “spodestare” Principato e mettersi alla guida del piccolo centro. Uno scenario politicamente incerto e convulso, quello capitino, che mostra delle diversità nei confronti dell’idea di amministrazione. Da quanto c’è dato sapere, da tempo un gruppo di capitini, qualcuno dei quali impegnato a fare politica oltre i confini paesani, lavora alla formazione di una nuova compagine agganciando scontenti e indecisi, lavorando a una squadra di grande qualità, per mettere assieme persone capaci competenti in tutti i settori e che sia anche molto aperta a competenze esterne alla politica e alla società civile. Una bella squadra ci racconta qualcuno, con un’idea di amministrazione diametralmente opposta di quella di Principato, dove ci saranno sia uomini che donne, focalizzata alla realizzazione di un programma serio che cerca di dare al paese una visione, un ruolo più ampio e più ambizioso