Capo d’Orlando, vaccinato senza green pass: le peripezie di un medico
Il green pass si appresta a diventare il lasciapassare per godersi una serata al ristorante al chiuso, così come per andare allo stadio o a un concerto. Con il nuovo decreto anti-Covid allo studio del governo, sarà il principale strumento alternativo alle restrizioni nella lotta alla pandemia. Eppure, in Italia esiste una platea di persone senza il certificato verde: guariti o vaccinati che avrebbero diritto al green pass, ma che semplicemente non riescono a ottenerlo, oppure l’hanno ricevuto ma è sbagliato.
E’ il caso di un orlandino, il dottore Amerigo Salerno, che, nonostante abbia ultimato il ciclo di vaccinazione lo scorso 7 aprile, si ritrova senza il green pass, la Certificazione verde COVID-19 che permette di accedere a eventi, strutture e altri luoghi pubblici in Italia e facilita gli spostamenti in Europa. Dai data base del Ministero della Salute il soggetto in questione, non si capisce per quale motivo, non risulta vaccinato.
Varie e vane sono state le azioni intraprese dal medico orlandino in pensione che da oltre un mese cerca di risolvere la problematica contattando il Ministero della Salute, dimostrando, carte alla mano, di aver completato il ciclo vaccinale a seguito del quale avrebbe dovuto ricevere la Certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale dello stesso Ministero, che contiene un QR Code per verificare autenticità e validità della vaccinazione. Il Ministero scarica le responsabilità sull’Assessorato Regionale alla Salute siciliano affermando di aver preso in carico la segnalazione del dottore Salerno trasferendola, per ben due volte, all’Assessorato competente siciliano che, dal canto suo, non da nessuna risposta
Un’odissea per il medico orlandino che, dopo averle provate tutte, fra telefonate al Dipartimento di Prevenzione, ai numeri verdi indicati dal Ministero, al medico di base, a farmacie del territorio, non è ancora riuscito a cavare un ragno dal buco. Intanto da lunedì 6 agosto, per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici, servirà il green pass ed il medico, pur essendosi vaccinato mettendo in sicurezza se stesso e contribuendo ad arginare la risalita dei contagi, non ce l’ha.