Carcere di Mistretta, la deputata Serracchiani incalza Nordio per la realizzazione del nuovo progetto

Si torna a parlare del carcere di Mistretta, ma anche di un grande invaso di racconta e contenimento dell’acqua, in grado di garantire un illimitato approvvigionamento idrico allo stesso penitenziario ed al centro abitato amastratino, nell’interrogazione, che richiede una risposta scritta, presentata dalla deputata alla Camera, del Partito Democratico, Debora Serracchiani, al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio al quale viene chiesto se lo stesso non ritenga urgente attivare ogni passo necessario a giungere finalmente alla realizzazione del nuovo istituto penitenziario di Mistretta, che potrebbe anche eventualmente essere adibito all’alta sicurezza, il che alleggerirebbe la pressione nelle carceri circondariali della Sicilia, realizzando il decongestionamento e la riduzione del sovraffollamento carcerario.

Un’interrogazione in cui l’esponente del PD descrive e ripercorre le varie tappe che si sono susseguite negli anni, a partire da quando il comune di Mistretta decise di mettere a disposizione, gratuitamente, un’area di oltre 100.000 mq per la costruzione di un maxi carcere.

“nello scorso 2010 il Ministero della Giustizia sottoscrisse una convenzione con la Regione siciliana per la costruzione di nuovi quattro istituti penitenziari, Mistretta, Sciacca, Catania e Marsala; per l’istituto penitenziario di Mistretta vi era la previsione di 450 posti per detenuti e il relativo stanziamento finanziario; la questione della costruzione del nuovo Carcere di Mistretta risale ormai al lontano 1981, quando, su richiesta del Ministero fu messa gratuitamente a disposizione una vasta area di proprietà comunale, giudicata idonea dall’apposita Commissione tecnica Ministeriale; ad oggi, però, nonostante la gravissima emergenza che grava sul sistema carcerario, dovuta anche al sovraffollamento, e che ha portato il Governo anche alla istituzione e alla nomina di un Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, il nuovo istituto penitenziario di Mistretta è comunque di là da venire, nonostante il Comune continui a dare la disponibilità gratuita di un’area di oltre 100.000 mq. priva di dominanze, a suo tempo scelta e giudicata idonea dal Ministero; inoltre l’amministrazione ha programmato la realizzazione di un grande invaso, in grado di garantire un illimitato approvvigionamento idrico alla struttura ed al centro abitato, inoltre l’area è stata sottoposta ad apposito studio geologico; il comune di Mistretta è baricentrico rispetto alle città di Messina, Palermo, Enna e Caltanissetta; non è più procrastinabile da parte del Governo, al fine di affrontare la crisi del sistema dell’esecuzione della pena, nonché per rispettare gli impegni per il PNRR, provvedere alla costruzione, progettazione, ristrutturazione degli istituti volti a definire impianti compositivi e funzionali in grado di qualificare le unità residenziali e gli spazi per lavoro, studio, socializzazione, colloqui, in attuazione della funzione rieducativa della pena ex articolo 27 della Costituzione, nonché studiare e proporre soluzioni operative per adeguare gli spazi detentivi, aumentarne la vivibilità e la qualità, rendendoli realmente funzionali al percorso di riabilitazione dei detenuti anche per la prevenzione della recidiva:-Se il Ministro non ritenga urgente attivare ogni passo necessario a giungere finalmente alla realizzazione del nuovo istituto penitenziario di Mistretta, che potrebbe anche eventualmente essere adibito all’alta sicurezza, il che alleggerirebbe la pressione nelle carceri circondariali della Sicilia, realizzando il decongestionamento e la riduzione del sovraffollamento carcerario”.

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Pubblicato da
Giuseppe Salerno