Caronia, scioglimento del Consiglio: l’amaro sfogo del gruppo di minoranza
Torniamo a parlare di Caronia e della bocciatura “strategica” del Bilancio di previsione del triennio in corso che, secondo legge, prevede la decadenza del Consiglio comunale aprendo scenari futuri discutibili in cui ad avere la peggio, senza alcun dubbio, sarà la democrazia, soffocata da politiche mediocri. A tal riguardo abbiamo raccolto lo sfogo del capogruppo della minoranza, Antonella Fasolo, che a proprio nome, e a nome del proprio Gruppo politico con il quale dall’ottobre 2021 si batte tra i banchi dell’opposizione, manifesta la propria delusione.
“Con il presente comunicato, dopo attenta riflessione, intendo esprimere a nome del gruppo di minoranza, la forte amarezza, ma anche l’incredulità per quello che è accaduto in questi giorni al Comune di Caronia. Abbiamo cercato prima con le nostre candidature, ciascuno nel proprio ruolo e, successivamente con lo svolgimento di un’opposizione vigile, seria e corretta, mai alzando i toni, mai andando allo scontro, di fare sempre il bene del paese, che pensavamo avesse soprattutto bisogno di unione e pace sociale, per uscire dal quel torpore, in cui è avvolto ormai da lungo tempo.
Tutto avremmo immaginato, ma mai un epilogo di questo genere. Infatti, è accaduto proprio in queste ore, in questo weekend, che casualmente coincide con 14 luglio, data della presa della Bastiglia, lì in nome della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità, qui invece, nel nostro paese, il Sindaco ha deciso, con un vero e proprio colpo di mano di impadronirsi del Comune azzerando l’opposizione consiliare, per dare inizio ad un regime autoritario, in quanto i cittadini sono stati privati dei loro rappresentanti, in sfregio ai più elementari principi democratici e di pacifica convivenza.
I consiglieri di maggioranza, con il loro voto contrario, nell’intento di trasformare il Sindaco in un “Monarca” senza i pesi e contrappesi del controllo democratico, non hanno approvato il bilancio di previsione per il triennio 24-26 dal Sindaco proposto, provocando così, inevitabilmente, per la chiara previsione normativa, lo scioglimento del Consiglio Comunale. Il Consiglio Comunale è stato destituito a causa di una scelta scellerata stabilita a tavolino, una decisione che risponde alle incomprensibili logiche che hanno caratterizzato l’amministrazione Cuffari. Il Sindaco insieme al Presidente del Consiglio, nell’ultimo anno, con i loro comportamenti all’interno del Consiglio Comunale, hanno mortificato e svilito le importanti cariche amministrative dagli stessi ricoperte.
Così facendo hanno trascurato il bene dell’intera cittadinanza dimostrando, sin da subito, di non aver a cuore il bene del paese, ma solo i loro conflitti personali, circostanza ancor più grave e allarmante se si tiene conto del fatto che la Presidente del Consiglio è stata eletta nella coalizione di maggioranza e da questa scelta nel ruolo di Presidente del Consiglio. I loro accordi elettorali, che poi si sono rivelati quali meri accordi di potere, e la loro abilità nell’acquisizione del consenso, hanno consentito loro di andare a ricoprire le due più importanti cariche del Comune, vincendo le elezioni che in tanti pensavano potessero essere quelle della svolta, del rinnovamento, di una nuova classe dirigente e solo per una manciata di voti ed in una elezione che ha registrato una inusuale partecipazione al voto, mai vista a Caronia, il nostro progetto politico ha dovuto cedere il passo a quello del Sindaco.
I fatti accaduti in questi giorni rappresentano il punto più buio della storia del nostro paese, non votare il bilancio di previsione con i propri consiglieri di maggioranza per azzerare la rappresentanza dei cittadini, nel consesso civico e quindi mandare a casa i consiglieri comunali, è l’atto più infido antidemocratico e violento che si potesse mettere in campo. Dove certamente nessuno ha vinto, ma è solo la democrazia che ha perso, mortificata nel peggiore dei modi. Il Presidente del Consiglio, sin dall’inizio si è evidentemente resa conto dell’errore commesso nel non sposare il nostro progetto e che l’affidamento fatto sulle dichiarate buone intenzioni del Sindaco si è rilevato vano e che non vi erano le condizioni per assecondarlo nel suo incedere a testa bassa ed in solitudine.
Ma non avrebbe dovuto alzare i toni e, per l’esperienza politica accumulata, essere più accorta e provare a disinnescare insieme a noi quello che sembra un oscuro disegno del Sindaco volto a completare il mandato con mani libere senza il controllo del consiglio comunale. Ove, i fatti accaduti non dipendessero da una scelta consapevole del Sindaco, quanto piuttosto dalla reazione a caldo alle critiche, ritenute non più sopportabili, del Presidente del Consiglio, come prova a lasciare credere, risultando comunque il primo responsabile della sconfitta assoluta della democrazia, rappresentata dallo scioglimento del consiglio comunale, il Sindaco, per dimostrare ai cittadini che ha provato a lavorare in trasparenza, per il bene del paese e che è in buona fede, dovrebbe immediatamente dimettersi, così da consentire nuove elezioni e ridare la parola ai cittadini di Caronia, che sono ancora increduli per quello che è accaduto”.