Caso Capicotto, il dott. Scandura totalmente estraneo ai fatti
Facendo seguito alla divulgazione della notizia pubblicata il 09/07/2024 da NEBRODI NEWS, dal titolo Malasanità: condannati 4 medici ritenuti responsabili per la morte di una paziente di Mistretta, nel quale di dava ampio risalto alla sentenza emessa dal Tribunale di Catania, nella persona fisica della dott.ssa BUSCARINO, che condannava i medici per aver causato la morte della povera Sig.ra CAPICOTTO ANNA MARIA; nel corpo dello stesso articolo, però, si faceva espresso riferimento al nominativo del “DOTT. Salvatore SCANDURA”, al quale venivano attribuite delle responsabilità in merito al decesso della paziente: “i medici GRASSO e SCANDURA nell’aver, nel corso dell’intervento sopra descritto, effettuato in maniera errato un cateterismo arterioso per via retrograda transfemorale, incannulando erroneamente l’arteria uterina di sinistra (che veniva in tal modo danneggiata) e, successivamente, omettendo di monitorare il corretto decorso e posizionamento del catetere”; ed ancora, nel prosieguo dell’articolo, si continuava ad insinuare una qualche responsabilità del DOTT. SCANDURA, in quanto, dopo averlo menzionato, nel definire le condotte, si legge “questi i professionisti che a vario titolo si erano occupati dell’intervento di riparazione valvolare mitralica della paziente erano imputati per aver causato in cooperazione colposa il decesso della Signora CAPICOTTO”.
Ora, è bene subito chiarire che il Dott. SCANDURA SALVATORE, come sottolinea l’avvocato Alfio Domenico Leanza il legale del medico catanese, inizialmente è stato INDAGATO/IMPUTATO” nel procedimento penale ma, all’esito del “GIUDIZIO ABBREVIATO”, celebrato dinnanzi il Sig. G.U.P. del Tribunale di CATANIA, dott. A. CURRO’, lo stesso cardiologo è stato assolto dai reati in contestazione con la formula “per non aver commesso il fatto”, per le motivazioni facilmente evincibili dai contenuti motivazionali del provvedimento, cui si riporta il dato saliente: “E tuttavia, occorre evidenziare come lo stesso Tamburino Corrado come anche il direttore sanitario del/’ Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania, Lazzara Antonio, entrambi escussi a s.Lt. dalla polizia giudiziaria (il primo ni data 3/3/2017 e li secondo ni data 7/3/2017, ni presenza di Calvi Valeria Ilia, vice-primario dell’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale “Ferrarotto” che al tempo sostituiva Tamburino Corrado), abbiano escluso che Scandura Salvatore avesse partecipato all’intervento occorso in data 25/1/2017. A tale riguardo, vale, altresì, segnalare come lo stesso Tamburino Corrado in data 30/9/2019 abbia attestato che “il dott. Salvatore Scandura li giorno 25/1/2017, data dell’intervento dela signora Capicotto Maria, non era presente di turno in sala di emodinamica in qualità di ecografista per la procedura di Mitra-Clip”.
A quanto detto va aggiunto che nella scheda dell’Ambulatorio di ecocardiografia afferente alla paziente Capicotto Anna Maria in corrispondenza della indicazione “ecocardiogramma transesofageo intraprocedurale del 25/1/2017” si legge quanto segue: “Esiti di riparazione della valvola mitrale (REDO) con impianto di un’altra MitraClip con insufficienza residua di grado moderata (Grad medio 5 mmHg). Al Doppler insufficienza tricuspidalica moderata. PAPs 3 mmHg. Assenti segni di versamento pericardico (dr. G. Castania)” (come da copia della sentenza, passata in cosa giudicato).
Quindi, è stato accertato, con sentenza che ha assunto autorità di cosa giudicata, che il Dott. SCANDURA SALVATORE, non ha, in alcun modo, concorso a causare ni cooperazione colposa il decesso della Signora CAPICOTTO, poiché non era presente.
Per tale ragione, ai sensi e per gli effetti della Legge 8 febbraio 1948, n. 47 (art. 8), Legge sulla stampa, della Legge 3febbraio 1963 n. 69 (art. 2), istitutiva dell’Ordine dei giornalisti e del D.Lgs. 31 luglio 2005, n. 177 (art. 32-quinquies), testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, essendo un obbligo previsto per legge, si rettifica la pubblicazione, sottolineando che l’errore proveniente da un refuso presente in un comunicato stampa inviato a codesta redazione è stato corretto e si ribadisce ancora una volta che il professionista sanitario, il DOTT. SALVATORE SCANDURA, il quale, sebbene inizialmente coinvolto nella triste vicenda giudiziaria, dopo l’attenta verifica processuale, all’esito del giudizio abbreviato, è stato dichiarato estraneo ai fatti in contestazione ed assolto “per non aver commesso il fatto”.