Mancano pochi mesi, a Castel di Lucio, all’appuntamento con le urne dove gli abitanti del piccolo centro saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco ed esprimersi sulla scelta sui singoli candidati che andranno a comporre il nuovo Consiglio comunale. Un importante appuntamento che nel borgo nebroideo, direttamente o indirettamente, ogni 5 anni coinvolge tutti. Nessuno escluso. Anche coloro i quali pubblicamente dicono di non essere interessati o di non provare nessun trasporto per la competizione.
La gente comincia a chiedersi chi saranno i candidati e le coalizioni che si presenteranno. Tra i papabili, per diritto, ma anche per un dovere nei confronti dei propri sostenitori, c’è il sindaco uscente Pippo Nobile. Un buon sindaco – si dice in giro – che si è dato parecchio da fare, che ha lavorato tanto, ottenendo grandi risultati e un’infinità di finanziamenti. Un sindaco, al suo primo mandato, al quale viene riconosciuto anche l’impegno nel fare tanta promozione al borgo e al territorio, ma viene contestata una scarsa presenza in paese. Nobile risiede e svolge la propria professione di avvocato altrove e ciò, per ovvie ragioni, non gli permette di essere, 7 giorni su 7, a disposizione della comunità che, dal canto suo, è sempre stata abituata a rappresentare le proprie problematiche, o a chiedere consigli al primo cittadino, anche in piazza nel corso una chiacchierata informale. Ma la ricandidatura di Nobile, per il secondo mandato consecutivo, non è assolutamente scontata. Lo abbiamo appreso dalla sua stessa voce. L’attuale primo cittadino starebbe ancora valutando. Alla base delle perplessità Nobile afferma: “impegni lavorativi e familiari”. In giro, però, circolano tutt’altre voci: Pippo Nobile non può più contare sullo zoccolo duro del gruppo che nella scorsa campagna elettorale lo ha proposto e sostenuto. Secondo indiscrezioni pare che alcuni consiglieri di maggioranza, come pure diversi suoi assessori non intendono più spendersi in politica, quindi essere disponibili a candidarsi, e lui, con una squadra rimaneggiata, starebbe valutando seriamente la scelta di dedicarsi interamente a lavoro e famiglia.
La minoranza consiliare, formata dai consiglieri Alessandro Giordano, Giuseppe Presti e Fedele Nicolosi da tempo lavora su una squadra di uomini e donne al sostegno di un loro candidato allo scranno più ambito del piccolo centro. Diversi, pare, siano stati gli incontri allargati ad una platea di sostenitori, per iniziare a fare un bilancio sulle azioni politiche intraprese e quelle da intraprendere in vista delle prossime amministrative. Il candidato in pole position, dalle informazioni in nostro possesso, rimarrebbe il consigliere Fedele Nicolosi. Lo stesso Fedele Nicolosi che, in occasione delle amministrative del 2018, lasciò il proprio gruppo d’origine, che poi appoggiò e portò al successo Pippo Nobile, per candidarsi contro quest’ultimo, rimediando, tutto sommato, un discreto risultato. Furono infatti solo 95 i voti che lo separarono dall’attuale sindaco. Ma non è detto che sia l’ex competitor di Nobile il capolista del gruppo che si propone in alternativa all’attuale amministrazione. La minoranza consiliare ha ricevuto una timida disponibilità, per l’eventuale sua candidatura, anche da Pippo Giordano, meglio conosciuto come “u ragioniere”, il quale pare abbia preso un po’ di tempo per riflettere sulla proposta. A quanto pare anche lui ha qualche nodo da sciogliere. In un modo o nell’altro, però, con Fedele Nicolosi o Pippo Giordano, il gruppo di minoranza sembra avere trovato il candidato sindaco per la lotta alla poltrona di primo cittadino. Il problema per entrambi i gruppi è quello di reperire risorse umane per riempire le liste. Gente volenterosa e vogliosa di mettersi in gioco nell’esclusivo interesse del proprio paese. Segno dei tempi, di un paese che invecchia e regredisce politicamente.
Per i colpi di scena dobbiamo attendere ancora qualche altro mesetto. Solitamente è la fine delle festività pasquali, che quest’anno ricadono tra la prima e la seconda decade del mese di aprile, a dare il via alla competizione vera e propria. A Castel di Lucio le cose importanti vengono rinviate e trattate, con il giusto impegno e la giusta dedizione, sempre “duoppu i festi”.