Il bosco di contrada San Giovanni, Punta Montagna a Castel di Lucio, diventa terreno di “scontro” tra la minoranza consiliare e l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Pippo Nobile.
Il materiale legnoso che costituisce i circa 90 ettari del suggestivo bosco, che mostra peculiari associazioni vegetali e ampi panorami sui rilievi dei Nebrodi e sulla Valle dell’Halaesa, è stato messo in vendita da parte del Comune di Castel di Lucio. L’Ente, nel 2019, decide di intervenire con uno sfruttamento razionale per fare cassa, vendendo il cerreto ad una ditta che si occupa produrre legno da commercializzare.
La questione gira intorno ai dubbi dei consiglieri all’opposizione, appartenenti al gruppo siAmo Castel di Lucio, Giuseppe Presti, Alessandro Giordano, Fedele Nicolosi, i quali nutrono serie perplessità sull’insieme delle attività poste in essere dal del Comune stesso, e degli organi competenti, che consentono un controllo attento sul taglio razionale, al solo scopo di preservare nel tempo la qualità e la quantità del patrimonio forestale
I consiglieri di minoranza, in merito all’attività di sfruttamento del patrimonio boschivo che, oltre a generare reddito a favore dell’Ente, garantirebbe anche la conservazione e la rinnovabilità del cerreto, lo scorso 6 ottobre, presentano un’interrogazione al primo cittadino di Castel di Lucio per essere messi a conoscenza di: 1. Quando siano iniziati i lavori ed i lotti eventualmente ultimati o collaudati; 2. Il cronoprogramma particolareggiato dei lavori; 3. Se le piante risultano contrassegnate al colletto con martello forestale in modo da determinarne il numero ed mc da tagliare come da progetto autorizzato; 4. Se “tutto il complesso boscato risulta delimitato con chiedente perimetrale rete e pali di castagno…” “…per impedire il danneggiamento dei giovani virgulti a causa del morso del bestiame”; 5. Se il taglio viene effettuato “…sul nuovo, all’altezza del colletto della pianta o “fra le due terre”…….” 6. Se nei principali siti di accesso al complesso boscato oggetto di utilizzazione risultino collocate idonee tabelle.
A tale interrogazione il Sindaco Nobile non avrebbe ancora risposto, in barba a quelle che sono le norme che regolano e disciplinano il regolamento comunale, che prevede la risposta scritta entro l’undicesimo giorno. Ritardo che alimenta nei consiglieri di minoranza dubbi e perplessità sulle corrette attività mirate alla conservazione del bosco nella sua consistenza e nelle sue caratteristiche.