Un eco-compattatore di media capacità, cosiddetta macchina “mangiaplastica”, giace da mesi nel retro della casa comunale di Castel di Lucio, senza che nessuno, sin ora, si sia mai preoccupato di metterla in funzione. Probabilmente agli amministratori castelluccessi l’iniziativa risulta essere una spesa inutile, ma dello stesso avviso non è il Ministero, che, avuta notizia dell’interrogazione promossa dai consiglieri del gruppo di minoranza, ha immediatamente scritto al sindaco Pippo Giordano chiedendo spiegazioni sull’attuazione del programma e sugli impegni sottoscritti al momento della concessione del finanziamento.
Il Ministero per la Transizione Ecologica, oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che nel 2022 ne aveva finanziato l’acquisto spendendo quasi 15 mila euro, pare avesse ricevuto dal Comune di Castel di Lucio informazioni circa la messa in funzione della macchina e dell’impiego da parte dei cittadini dell’eco compattatore. Notizie non proprio vere, considerato che dal mese di dicembre 2023, ossia da quando la ditta Eco Produzioni S.r.l.s. (che ha già incassato il pagamento di 14.152,00 euro) ha fornito la “mangiaplastica”, in realtà la stessa è rimasta inutilizzata nel retro del Comune. Il Sindaco adesso dovrà dare conto al Ministero con il rischio di restituire, probabilmente, il finanziamento, salvo deroghe speciali. Il programma sperimentale intende dotare i Comuni, anche quelli piccoli, di una macchina in grado di smaltire bottiglie Pet di acqua minerale e bevande zuccherine che i cittadini avrebbero dovuto conferire direttamente, con il vantaggio di ridurre il volume degli imballaggi, di semplificare la raccolta e il conferimento in discarica, riducendo anche le operazioni di ritiro della plastica porta a porta. Per ogni conferimento, attraverso il rilascio di uno scontrino, la possibilità per il cittadino di avere un risparmio sulla bolletta TARI.