Dopo due anni di stop torna oggi a Castel di Lucio, alle ore 17:00, la sagra “Du Cascavaddu”, la manifestazione, giunta alla XXX edizione, che nasce per promuovere il prodotto simbolo del piccolo centro dei Nebrodi: la provola che rappresenta il valore dei tradizionali metodi artigianali portati ad un livello d’eccellenza da secoli di collaudata ed immutata esperienza.
Aspetto inconfondibile, crosta sottile, colore giallo paglierino, tende al giallo ambrato con il protrarsi della stagionatura cela una pasta morbida e compatta, dal sapore dolce e delicato tendente ad un marcato piccante con l’avanzare del periodo di maturazione. La foto esalta il frutto del lavoro minuzioso e certosino eseguito dalle mani ruvide di abili casari castelluccesi che riescono a modellare la pasta filata della tùma, fino a trasformarla in capolavori artistici: cavaddùzzi, crapi e palummièddi. Esposti con grande orgoglio, proprio oggi, i manufatti vengono ammirati e contemplati con entusiasmo da tutti, in particolar modo dai turisti.
La sagra nacque negli anni novanta per iniziativa dell’Amministrazione Comunale del tempo con il coinvolgimento degli allevatori e casari del tempo nel tentativo di promuovere un prodotto con il quale la nostra comunità da tempo si identifica ovvero la provola. Nel tempo la manifestazione si è arricchita di nuovi elementi al punto da attrarre ogni anno tanti visitatori. In particolare da qualche anno è arrivato anche il riconoscimento delle DOP Provola dei Nebrodi.
“Siamo lieti di poter riproporre la manifestazione, dopo due anni di stop – afferma il sindaco Pippo Nobile -. Il settore agrozootecnico vive ancora oggi in una situazione di crisi, aggravata lo scorso anno dagli incendi, ma intende rilanciarsi attorno al prodotto di qualità e di eccellenza che per noi è la provola. Con estremo piacere evidenziamo che nei mesi scorsi per iniziativa di un giovane locale è nato il terzo caseificio locale. Questa è una notizia che fa ben sperare. Mentre altra azienda agricola ha inaugurato una struttura ricettiva che si aggiungerà al caseificio e all’allevamento. Si tratta di segnali di speranza e di rinascita significativi”.
Quest’anno si ritorna nei luoghi dove la sagra è nata ovvero in via Salvo d’Acquisto in prossimità della fontana della Cuba dove sono state ricostruite le fornaci che domani accoglieranno le “quadare”, pentoloni di rame, dove si riverserà il latte per essere lavorato e trasformato in quagliata, ricotta e tuma.
Oltre al contributo volontario di tanti produttori e casari coordinati egregiamente dall’Assessore Comunale Campo Maria Grazia, hanno dato un contributo determinante alla manifestazione i due caseifici operanti nel territorio. L’Azienda Agricola di Sacco Franca del Gruppo Mammana e l’Azienda Agricola “Antichi sapori” della Società Agricola Nebros Zootecnica, che si occupa della vendita di formaggi e salumi tipici e che ha pure una struttura ricettiva.