Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Maria Cristina Stimolo, dirigente del dipartimento Turismo della Regione siciliana, indirizzata al sindaco di Castel di Lucio, Pippo Nobile.
Maria Cristina Stimolo, castelluccese legata al proprio paese d’origine, interviene per puntualizzare aspetti trascurati nell’intervista rilasciata del Primo cittadino di Castel di Lucio, nel corso del programma Rai “Buongiorno Regione” andato in onda lo scorso venerdì, in diretta dal piccolo centro d’origine normanna.
“Caro Sindaco di Castel di Lucio, Pippo Nobile, non capisco perché fra le attività produttive di Castel di Lucio oltre all’antica e rara arte, bellissima, degli scappellini e a quella dei maestri casari, i curatoli cosi’ chiamati, non hai fatto un piccolo cenno all’attività turistica, che timidamente comincia a valorizzare Castel di Lucio e che può creare una prospettiva ai giovani; recentemente ho saputo che un giovane ha ristrutturato la casa dei nonni e ne ha fatto un delizioso bed and break fast, questo significa investire e credere nelle potenzialità di Castel di Lucio e credimi per credere nelle potenzialità di Castel di Lucio ci vuole tanto amore per il nostro paesello, oppure non mi resta che pensare che questa Amministrazione non sia interessata al settore turistico, beh allora con grande amarezza ne prendo atto, in questo modo i prodotti della tradizione rimarranno patrimonio esclusivo dei castelluccesi, come dire “voi ve la cantate e voi ve la suonate”.
Per fare decollare un territorio ed i suoi prodotti , creare economia, è necessario che questo sia visitato e conosciuto (visitato non solo dall’emigrato, ma dal turista che ha un altro profilo) i prodotti del territorio insieme al prodotto natura devono essere l’attrazione che suscita la curiosità e determina il desiderio e la volontà di visitare quel territorio, per fare questo bisognano incoraggiare la realizzazione di case vacanza, bed and brekfast, agriturismi, fattorie didattiche, trattorie etc…….in questo modo incoraggi i giovani che hanno voglia di lavorare ad apprendere l’antica arte dello scappellino, del fabbro, del casaro, ad aprire case vacanza magari nel centro storico cosi bello ma purtroppo abbandonato. Scusami per quello che dico in questa lettera ma è proprio il grande amore che nutro per Castel di Lucio, credo di averlo dimostrato in tante occasioni, paese in cui è nato mio padre , in cui ho sempre trascorso le vacanze più belle, Castel di Lucio per me me è uno scrigno in cui conservo i ricordi più belli, tutto questo mi ha spinto a scrivere questa lettera”.