“Intossicazione dai funghi velenosi”. E’ questa la diagnosi dei medici del Pronto Soccorso di Mistretta ai quali, per le cure del caso, si sono dovuti rivolgere le quattro persone di Santo Stefano di Camastra che la scorsa notte sono stati colti da forti dolori addominali. La sintomatologia, unita anamnesi sui pazienti, sgombra il campo da ogni dubbio, considerato che i non espertissimi micologi, a cena avevano tutti mangiato funghi raccolti da loro stessi nella giornata di ieri. Una brutta avventura per i quattro stefanesi che stanno decisamente meglio, anche se rimarranno ancora per un po’ in osservazione presso l’ospedale amastratino.
Le intossicazioni – dicono esperti che si occupano principalmente di verificare la commestibilità dei funghi raccolti per il consumo – possono essere conseguenti anche a un consumo di funghi commestibili, ma cucinati in modo inadeguato. È importante ricordare che è necessario una cottura prolungata, almeno 20 minuti, per far raggiungere al fungo il tempo necessario per la degradazione delle tossine termolabili. La cottura alla griglia o la frittura, sono sconsigliate per diverse tipologie di funghi, in quanto si tratta di una cottura veloce, che può lasciare inalterate le sostanze tossiche.