I Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, sovraintesa dal capitano Adolfo Donatiello, nel corso di un’attività d’indagine, finalizzata al contrasto dell’indebita percezione di erogazioni pubbliche, hanno deferito due soggetti di Cesarò ed un soggetto di Bronte, in provincia di Catania.
Specifiche attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto dell’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale, condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Cesarò, coordinati dal maresciallo ordinario Salvatore Di Rosa, hanno permesso di scovare un percettore del reddito di cittadinanza, residente nel comune di Cesarò, che aveva omesso di indicare nelle domande di richiesta di essere sottoposto a provvedimento di interdittiva antimafia, inducendo in errore l’I.N.P.S. di Messina.
Ricordiamo che il beneficio concesso a richiesta dei cittadini, è subordinato ad una serie di requisiti da possedere cumulativamente all’atto della presentazione dell’istanza e per tutta la durata del beneficio. Nello specifico, colui che lo richiede e i componenti del nucleo familiare del richiedente, nei dieci anni precedenti, non devono essere stati condannati (con sentenze irrevocabili) per reati, tra gli altri, di associazione di tipo mafioso o truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
L’uomo è stato deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Catania come, d’altra parte, dal medesimo Comando Stazione Carabinieri, sono stati deferiti altri due soggetti, uno di Cesarò e l’altro di Bronte, i quali, al fine di ottenere indebitamente l’erogazione di contributi comunitari europei, sfruttando una Società Agricola fittizia, inducevano in errore l’I.N.P.S. di Messina e l’organo erogatore A.G.E.A. Complessivamente, le somme percepite in maniera illecita ammontano a circa 72.500 euro.
Sono diverse le attività poste in essere dalle Stazioni Carabinieri dipendenti dal Comando compagnia stefanese le quali, prioritariamente, sono indirizzate ad identificare soggetti che, seppur in carenza di requisiti richiesti dalle normative del settore, cercano di usufruire ugualmente, direttamente o indirettamente, dell’erogazioni, sia di Reddito di Cittadinanza che di aiuti comunitari