Club Panathlon di Messina premia il tecnico Giuseppe Armeli Moccia

di Salvo Lapietra
26/05/2023

Il Club Panathlon di Messina premia il tecnico Giuseppe Armeli Moccia “Esempio di resilienza, testimone ideale dei valori del Panathlon”Premio speciale, per l’alto valore morale e sportivo, da parte del Club Panathlon di Messina – Area 9 Sicilia, all’atleta e tecnico di tennistavolo paralimpico (ASD Radiosa di Palermo), Giuseppe Armeli Moccia, punta di diamante della società palermitana e del movimento paralimpico siciliano.

Il premio, consistente in un trofeo appositamente predisposto, è stato proposto dal Consiglio Direttivo del Club di Messina, con l’intento di premiare un atleta siciliano, che potesse rappresentare al meglio i valori panathletici, in occasione dei Campionati Italiani Paralimpici di Tennistavolo, disputatisi a Messina dal 18 al 21 maggio scorsi. Sport, resilienza, abnegazione verso gli altri atleti, generosità e spirito di squadra hanno fatto si che la seconda parte della vita di Giuseppe Armeli Moccia fosse focalizzata su nuovi obiettivi, gli stessi sui quali si fonda la mission del Panathlon: “Quando abbiamo chiesto all’organizzazione dei Campionati di Tennistavolo di segnalarci un atleta che potesse rappresentare i valori del Panathlon, il nome di Armeli Moccia, proposto CT nazionale Alessandro Arcigli, è stato votato all’unanimità – ha dichiarato Nino La Rosa, presidente del Club Panathlon di Messina – proprio per le sue caratteristiche di atleta e di uomo.

A lui, infatti, si riconosce il merito non solo di aver affrontato con determinazione le conseguenze di un brutto incidente, che lo ha costretto su una sedia a rotelle, lasciando la sua Galati Mamertino (Me) per trasferirsi a Palermo – ha proseguito -, ma di aver saputo trasformare lo sport in uno strumento per migliorare la propria vita e quella degli altri. Il nostro Club valorizza da anni persone come Giuseppe Armeli Moccia – ha concluso –, lo faremo sempre e ne siamo particolarmente orgogliosi”.Un riconoscimento attribuito ad un uomo che, dopo un terribile incidente, ha saputo intraprendere un percorso di rinascita e di autodeterminazione e ha trasformato una fragilità non solo in un punto di forza per sé stesso, ma anche per gli altri:

“Non mi sarei mai aspettato di ricevere questo premio – ha dichiarato emozionato e sorpreso Armeli Moccia – e ne sono entusiasta e riconoscente. Non posso che sentirmi onorato di essere stato segnalato, ma questo premio non è solo mio è di tutta la mia squadra, o meglio, della mia famiglia. La Radiosa, la mia società, è diventata negli anni la mia famiglia e tutti i suoi componenti, Marzia Bucca in primis, una sorella. Ringrazio e condivido con loro questo premio – ha concluso – perché è anche a loro che devo il mio percorso di rinascita”.

Il Premio è stato consegnato, dall’Assessora allo Sport della Regione Siciliana On Elvira Amata, alla presenza del Vice Presidente Nazionale FITET Paolo Puglisi, del Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Tennistavolo Disabili Alessandro Arcigli e, per il Panathlon, del Vice Governatore dell’Area 9 Sicilia, Ludovico Magaudda, della Responsabile Commissione Sport Disabili Roberta Cascio e del Presidente del Club di Messina Nino La Rosa.

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