CAPO D’ORLANDO – , quando, nel corso di un mirato servizio finalizzato alla prevenzione e repressione della coltivazione di sostanze stupefacenti e conseguente spaccio, i Carabinieri di Capo d’ Orlando hanno arrestato un giovane del luogo.
In particolare, nel corso del servizio di controllo, i militari, recatisi nell’abitazione dell’uomo, rinvenivano diverso materiale atto al confezionamento, circa 2 grammi di Marijuana nonchè una coltivazione di piantine di cannabis all’interno della medesima abitazione. L’ imputato è stato quindi rinviato a giudizio dinanzi al tribunale di Patti- sezione penale- Giudice dott. Turrisi, per rispondere del reato di detenzione e coltivazione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio.
A conclusione del processo il Tribunale ha assolto l’ uomo dal reato di coltivazione delle piantine e detenzione a fini di spaccio della relativa sostanza in quanto, in base alla tesi difensiva argomentata dal difensore di fiducia, avv. Daniele Corrao, la sostanza rinvenuta non possedeva il principio attivo sufficiente alla configurazione del reato. In particolare il legale del giovane ha evidenziato che, in base alle analisi condotte sulla sostanza, il totale di principio attivo complessivo ricavabile, era da considerarsi inferiore alla soglia punita dalla legge penale, trattandosi, semmai, di coltivazione destinata ad uso esclusivamente personale, così come anche la detenzione di due grammi di marijuana.
Il giovane è stato quindi assolto perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato.