Il grande assente delle ultime Amministrazioni comunali di Mistretta (Porracciolo prima e Sanzarello oggi) è il Bilancio comunale. Il documento dal grande valore, perché descrive le risorse finanziarie che l’Ente ha a disposizione, indica da dove provengono e come l’Amministrazione comunale decide di impiegarle per il bene della comunità.
Tramite il bilancio i cittadini prendono consapevolezza su come viene gestita la Città e delle scelte compiute dagli Amministratori comunali. Ma purtroppo i cittadini, dei documenti che regolano l’attività economica e finanziaria dell’Ente amastratino, non vengono informati. Nessuno sa quale destino abbiano i soldi pubblici versati nelle casse del Comune di Mistretta.
Le notizie che circolano sui bilanci del Comune amastratino, in quasi due anni di gestione Sanzarello, riguardano la recente riapprovazione del consuntivo 2020 (documento a suo tempo già approvato dai Commissari prefettizi) sottoposto ad attento controllo da parte del nuovo Funzionario dell’area Economica Finanziaria coadiuvato da un esperto nominato dal Sindaco, e del Conto consuntivo 2021.
Poco. Troppo poco in due anni di attività amministrativa. Peraltro il Comune che, come detto, paga anche un esperto che lavora sui libri contabili a fianco del responsabile dell’area Economica Finanziaria, al fine di sistemare una situazione resasi ancora più difficoltosa a seguito del trasferimento del precedente Funzionario, continua ad accumulare ritardi che non permettono certamente di pianificare la gestione dell’Ente.
Infatti mancano ancora all’appello il Bilancio di previsione 2022/2024 (ormai non più attuale) il Conto consuntivo per l’anno 2022, che avrebbe dovuto già essere approvato entro il 30 aprile 2022, ed ancora il Bilancio di previsione pluriennale 2023/2025 che consentirebbe all’Amministrazione di operare e la cui approvazione è stata prorogata al 15 settembre 2023.
Abbiamo cercato di capire cosa stesse succedendo, ma non siamo riusciti ad ottenere notizie certe, né dagli organi tecnici, né tantomeno dagli organi politici. Eppure parliamo di uno dei cardini intorno al quale ruota la vita dell’amministrazione. Il bilancio, infatti, da un lato permette di pianificare gli interventi pubblici che il comune vuole mettere in atto, analizzando le uscite relative. Dall’altro serve a rendicontare entrate, ovvero gli strumenti per sostentare le attività comunali e le spese per l’erogazione dei servizi.
Sarebbe ora che ciascuno iniziasse a fare seriamente la propria parte, in modo da consentire ai cittadini di comprendere a pieno su cosa punta l’Amministrazione per migliorare i servizi e la qualità della vita dei membri della comunità. Gli atti devono essere sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale nel più breve tempo possibile per poter riprendere una sana programmazione che passi anche dall’evidenza data dai Bilanci.