Mistretta, i nodi dell’allegra gestione vengono al pettine: aumenta l’aliquota IMU
La Commissione Straordinaria che regge le sorti del Comune di Mistretta, a seguito dello scioglimento dell’Ente per infiltrazioni mafiose, con i poteri del Consiglio comunale ha approvato le nuove aliquote IMU relative all’anno 2020, apportando aumenti su: abitazione principale classificate nelle categorie A/1, A/8, A/9 dal 4,5 al 5 per mille; fabbricati classificati nel gruppo catastale D, ad eccezione della Categoria D/10 da 8,1 al 9,6 per mille; altri fabbricati diversi dai sopraelencati aliquota da 8,1 passa al 9,6 per mille. L’aumento parte da 8,1 percentuale poichè la nuova IMU assorbe anche la TASI.
Nel corpo delibera (n. 21 del 4 settembre 2020) approvata dai commissari La Punzina, Poletti e Oddo, si legge che l’aumento è stato necessario per raggiungere l’equilibrio di bilancio e garantire così l’erogazione dei servizi da parte dell’Ente e consentire, nell’anno 2020, la copertura, anche se in parte, della quota di disavanzo di amministrazione emersa in sede di approvazione del rendiconto di gestione 2017. Disavanzo pari ad euro 436.835,14, determinato dai debiti, acclarati, e non attestati, nel bilancio di previsione 2015: come ad esempio il debito Enel o quello relativo ai rifiuti e al debito La Fauci, che questo giornale aveva dettagliatamente descritto.