Sono state rese note le motivazioni per le quali, lo scorso 28 luglio, è stata concessa la proroga di sei mesi, rispetto ai 18 concessi dal Governo, per ripristinare la legalità al Comune di Mistretta, sciolto per mafia con decreto del Presidente della Repubblica il 28 marzo 2019, registrato dalla Corte dei conti il 4 aprile 2019, poiché riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalità organizzata.
“Per effetto dell’avvenuto scioglimento, la gestione dell’ente è stata affidata a una commissione straordinaria che ha perseguito l’obiettivo del ripristino della legalità’ e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la radicata presenza della criminalità organizzata. Il prefetto di Messina, con relazione del 22 maggio 2020, ha riferito sull’attività svolta e sui positivi risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, rappresentando tuttavia che l’avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalità dell’ente locale non può’ ritenersi conclusa e, pertanto, ha proposto la proroga della gestione commissariale.
Le considerazioni del prefetto sono state condivise, nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza del 19 maggio 2020, integrato per l’occasione con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia, a conclusione della quale è emersa la necessità di prorogare la gestione commissariale per l’ulteriore periodo previsto dalla legge. L’attività della commissione straordinaria è stata improntata alla massima discontinuità rispetto al passato, al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa del comune, con il prioritario obiettivo di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettività locale e le istituzioni.
L’organo di gestione straordinaria, sin dall’insediamento, ha concentrato la propria attività nel settore che si occupa della gestione del patrimonio comunale caratterizzato – come emerso già in sede di accesso ispettivo – da una diffusa «mala gestio», in particolare per quanto attiene alle procedure di assegnazione dei numerosi fondi rustici del Comune di Mistretta. Le verifiche svolte hanno evidenziato che alcuni dei menzionati fondi erano detenuti illegittimamente da privati in assenza di controllo da parte dell’ente locale – con conseguente perdita dei relativi canoni di locazione – oppure assegnati a soggetti gravati da pregiudizi penali. L’organo di gestione straordinaria ha prontamente revocato la delibera consiliare con la quale era stato approvato il regolamento comunale per l’affitto dei fondi in argomento e ha provveduto a dettare opportune direttive agli uffici competenti al fine di assicurare per il futuro che l’istruttoria e le diverse fasi delle relative procedure siano svolte nel rispetto dei principi di trasparenza e legalità.
La commissione straordinaria, inoltre, sulla scorta del regolamento dalla stessa adottato, ha pubblicato tre bandi ad evidenza pubblica per la locazione di fondi agricoli; peraltro sia il regolamento sia i bandi di gara sono stati impugnati e i relativi giudizi sono pendenti innanzi al Tribunale amministrativo regionale di Catania che ha rigettato le istanze di misure cautelari fissando l’udienza di merito per il prossimo 30 settembre 2020. E’ al riguardo opportuno che le iniziative intraprese per recuperare alla legalità’ la gestione di detto patrimonio pubblico, con particolare riferimento all’espletamento delle procedure ad evidenza pubblica – che non sono state sospese dal giudice amministrativo – siano seguite dallo stesso organo straordinario in considerazione degli interessi illeciti che come evidenziato investono tali beni.
Inoltre, per corrispondere alle esigenze degli allevatori locali la terna commissariale ha provveduto a emettere un bando per la locazione di terreni destinati al pascolo; tale iniziativa ha permesso agli imprenditori del settore zootecnico – sottoposti previamente a verifiche antimafia – di riscuotere in un periodo di grave crisi economica i contributi emessi dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). L’obiettivo di più ampio respiro perseguito dall’organo di gestione straordinaria e che richiede un ulteriore periodo per il suo raggiungimento, e’ quello di assegnare le terre agrarie agli aventi diritto, tra cui giovani imprenditori qualificati, sulla base di regolamenti adottati dalla commissione e con la previsione di adeguati canoni da corrispondere all’erario comunale.
Tra le attività segnalate dal prefetto di Messina vi è anche l’approvazione, da parte dell’organo straordinario, dei bilanci di previsione e dei rendiconti di esercizio relativi agli anni 2017/2018, la cui mancata approvazione nei termini di legge da parte della cessata amministrazione comunale ha comportato la sospensione dell’erogazione dei trasferimenti erariali, con una conseguente diminuzione delle entrate nelle casse comunali pari a 2 milioni di euro. Inoltre, a causa di tale grave inadempimento l’ente è stato sottoposto alla sanzione del divieto assoluto di procedere ad assunzioni di personale.
Infine l’approvazione del rendiconto di gestione riferito all’anno 2017 da parte della commissione straordinaria ha consentito di far emergere un disavanzo di amministrazione pari a circa 2 milioni di euro. La commissione, attraverso l’adozione di misure approvate con i poteri del consiglio comunale, ha operato a partire dal 2019 il ripianamento di detto cospicuo disavanzo, consentendo dopo ben tre anni di riportare la gestione economico finanziaria dell’ente in condizioni di regolarità formale e sostanziale.
Il prefetto segnala la necessità che tale delicata attività di risanamento finanziario, attraverso il recupero dell’evasione fiscale, debba essere proseguita dalla commissione straordinaria tenuto anche conto della circostanza che tale azione è altresì funzionale alla conclusione delle procedure di stabilizzazione del personale. Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario che l’organo straordinario disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attività in corso e perseguire, inoltre, una maggiore qualità ed efficacia dell’azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalità organizzata.”