“Una violazione, oltre che regolamentare, anche legislativa. Il Comune di Sant’Agata di Militello non ha rispettato il principio di accesso agli atti nei termini, al consigliere Comunale, utili per lo svolgimento del mandato medesimo”.
Lo scrive l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana rispondendo al consigliere comunale di minoranza Giuseppe Puleo che nelle scorse settimane aveva inviato una diffida al Comune di Sant’Agata di Militello, alla Regione Siciliana, alla Procura della Repubblica di Patti e alla Prefettura di Messina, in cui chiedeva con “urgenza, il rilascio degli atti e delle formulazione richiesti, essendo già ampiamente trascorso il termine previsto dalla legge e dal regolamento comunale, entro il quale è fatto obbligo provvedere”.
L’esponente dell’opposizione aveva effettuato ad aprile due richieste di accesso ai documenti amministrativi relative alle vicende legate al Porto e al Cimitero, ma l’Ente non aveva mai risposto. Così Puleo ha scritto alle istituzioni lamentano i ritardi nel rispetto dei tempi.
“Esaminati i documenti trasmessi, la Prefettura ravvisa una violazione, oltre che regolamentare, anche legislativa” – Si legge nella nota dell’Assessorato: “Con riguardo ai fatti oggetto della segnalazione, si riscontra che, gli atti richiesti sono stati consegnati con ritardo rispetto al Regolamento Comunale (“i termini per il rilascio di copia della documentazione sono fissate in cinque giorni lavorativi”), pertanto si ravvisa una violazione, oltre che regolamentare, anche legislativa, precisamente; a tal proposito si ricorda che questo Dipartimento con la Circolare prot. n. 1116 del 07/02/2003 ha diramato le opportune direttive. Pertanto, codesto Ente non ha rispettato il principio di accesso agli atti nei termini, al consigliere Comunale, utili per lo svolgimento del mandato medesimo. Ciò premesso, nell’ambito delle competenze attribuite a questo Dipartimento, si consiglia, per l’avvenire, al rispetto delle norme regolamentari in materia di accesso agli atti amministrativi, al fine di prevenire eventuali ricorsi all’Autorità Giudiziaria, da parte dei Consiglieri Comunali, con i relativi oneri giudiziali, che potrebbero essere a carico dell’Ente Comunale soccombente. Pertanto, si ritiene concluso il procedimento amministrativo in ordine all’argomento segnalato nell’esposto”.
“Sono soddisfatto della risposta della Regione – commenta a Nebrodi News il consigliere Puleo –. Finalmente qualcosa si sta muovendo. Attendo adesso la risposta delle altre istituzioni per fare chiarezza in questa città ma soprattutto per garantire maggiore trasparenza nella pubblica amministrazione. L’accesso agli atti dei consiglieri è un principio di fondamentale garanzia di trasparenza e di controllo ed è opportuno che l’amministrazione rispetti i tempi previsti dai regolamenti e dalla legge”.