Comune di Tusa, in arrivo circa 800 mila euro dai fondi PAC

di Giuseppe Salerno
15/09/2018

Un altro finanziamento al Comune di Tusa. Un altro progetto concesso all’Amministrazione Miceli, sulla base di un’istanza di finanziamento presentata alla Regione, qualche anno fa, dal precedente esecutivo guidato dall’attuale vice sindaco Angelo Tudisca. 

Otto in tutto, i comuni siciliani destinatari di finanziamento POC Sicilia 2014 -2020. A parte Tusa in elenco risultano i Comuni di Partanna, Patti, Sant’Angelo di Brolo, Sambuca di Sicilia, Grammichele, Mazara del Vallo, Alcara Li Fusi.

Dal Piano d’Azione per la Coesione, lo strumento di riprogrammazione strategica e di innovazione, tramite l’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, arriveranno a Tusa circa 800 mila euro da poter impiegare per la realizzazione di un progetto che il Sindaco Luigi Miceli, assieme alla sua giunta, pare aver già individuato. Si tratta di un museo che l’Amministrazione tusana avrebbe intenzione di realizzare nel suggestivo Palazzo Costantino, nel pieno centro storico cittadino, da intitolare ad Angelino Patti, un tusano, nato nel 1895, che dal 1927, dopo un periodo trascorso in America, a Boston, in cui ebbe modo di apprendere le tecniche fotografiche, intraprese l’attività di fotografo nella città alesina.

Angelino Patti documentò con i suoi scatti la vita sociale di Tusa, tra matrimoni, funerali, fototessere, cerimonie, parate religiose e parate fasciste, contadini e carrettieri, tramandando ai posteri il composito mosaico fotografico di una comunità in transito dal mondo agricolo a quello “evoluto” della modernità. Un museo, dunque, che, congiuntamente all’Antiquarium Halaesa il quale attraverso un ricco apparato didattico fornisce al visitatore le informazioni principali per la visita dell’area demaniale in un percorso organizzato in due sale, dedicate una all’area urbana l’altra alle necropoli e all’Antiquarium Badia, il museo ospita splendidi mosaici d’epoca romana, appartenenti ad una villa scoperta durante lavori agricoli nel 1912, arricchirebbe il percorso museale offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nella storia del centro alesino. 

“Abbiamo scelto di allestire il museo fotografico Angelino Patti nella prestigiosa sede di Palazzo Costantino, per realizzare un opera di riqualificazione dinamica del centro storico di Tusa, le cui ricadute virtuose in termini economici, urbanistici e culturali, possano assumere un rilievo strutturale, nell’ottica una una programmazione di lungo periodo – Afferma Luigi Miceli, primo cittadino di Tusa. L’arte fotografica è, infatti, ritenuta una disciplina di grande prospettiva, che coinvolge un numero sempre maggiore di professionisti, amatori e appassionati”.

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