Comuni contro Ati idrico, TAR rigetta la sospensiva e fissa la trattazione del merito al prossimo 27 febbraio

Il TAR di Catania ha rigettato la richiesta di sospensione dei provvedimenti impugnati dai comuni di Messina, Letojanni, Librizzi, Montagnareale, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, San Piero Patti, Montalbano Elicona, Mistretta con atto di intervento della minoranza consiliare e del presidente del consiglio di Caronia, relative alle Delibere con le quale il Commissario ad acta, sostituendosi all’Ente, ha proposto l’“Approvazione statuto della società partecipata “Messinacque s.p.a.” per la gestione del servizio idrico integrato dell’ATI Messina e relativi allegati”, fissando, con sollecitudine, la trattazione nella più adeguata sede di merito, il prossimo 27 febbraio 2024

Ecco il dispositivo integrale della decisione del TAR

 “Rilevato che, in disparte gli evocati profili di tardività dell’impugnazione, la riorganizzazione del servizio idrico integrato dell’ATI Messina costituisce obiettivo PNRR, rispetto al quale l’attivazione dei poteri sostitutivi appare, ad un primo esame, giustificato dalla inerzia serbata dagli organi dell’Assemblea rispetto ad un puntuale obbligo sancito dalla previsione normativa di settore;

Visto che, in virtù del principio di unitarietà della gestione del servizio idrico a livello di ambito fissato dal d. lgs. n. 152 del 2006, le relative competenze amministrative spettano all’ente di governo dell’ambito, con conseguente obbligo di adesione alle scelte organizzative decise dall’ATI, non scalfito dalla mancanza di approvazione degli strumenti finanziari di programmazione annuale;

Considerato che, nel bilanciamento degli opposti interessi, la complessità delle questioni e la non manifesta fondatezza delle censure attinenti la scelta del modello di gestione del servizio, tenuto anche conto che le pregresse indicazioni da parte degli enti consorziati non si sono concretizzate in una determinazione finale inducono a fissare con sollecitudine la trattazione nella più adeguata sede di merito;

Ritenuto che, in relazione alle censure relative alle regole di funzionamento e gestione della costituenda società mista, ivi compreso l’eventuale regime derogatorio della gestione delle sorgenti ricadenti nel Comune ricorrente, non emerga un pregiudizio connotato da attuale irreparabilità, mentre la regolazione delle spese della fase può essere rinviata alla definizione complessiva della controversia”.

La trattazione del merito della controversia quindi è stata fissata per il prossimo 27 febbraio 2024. Medio tempore, il prossimo 29 novembre 2023 giungerà il termine di scadenza per la presentazione delle offerte nella procedura di evidenza pubblica per la selezione del socio privato della Società Messinacque S.p.A.

L’ATI di Messina, nella persona del Direttore Generale Dott. Arturo Vallone e il Commissario Regionale Dott.ssa Rosaria Barresi, Capo di Gabinetto dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità nominata dal Presidente della Regione Renato Schifani, sono stati difesi dal collegio difensivo composto dal Prof. Avv. Fabrizio Tigano, professore ordinario di diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Messina, e dall’Avv. Antonino Criscì

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Pubblicato da
Giuseppe Salerno