Neanche i due conflitti mondiali del secolo scorso avevano impedito lo svolgimento dello spettacolare evento religioso della “sera di Pasqua”, che vedeva a Sinagra la presenza di migliaia di persone.
La notizia era nell’aria già da qualche giorno e facilmente ipotizzabile. Ieri sera, in seguito all’emanazione del nuovo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che proroga le misure restrittive per l’emergenza covid-19 fino alla data del 13 Aprile 2020, sono state opportunamente annullate tutte le processioni e i festeggiamenti religiosi che ogni anno si svolgevano nel periodo pasquale.
Cancellati, quindi, anche i suggestivi festeggiamenti folcloristico-religiosi legati alla tradizione del Santo protettore San Leone che si ripetono ormai da centinaia di anni a Sinagra la sera di Pasqua e all’indomani, nella giornata del Lunedì dell’Angelo.
La testimonianza del culto di San Leone Vescovo a Sinagra, infatti, ha origini secolari. Le prime fonti e documenti ufficiali ci riportano indietro nel tempo addirittura fino all’anno 1092. Inoltre, considerato che la statua lignea che attualmente viene portata in processione risale ai primi anni del 1600, si può intuire come questa tradizione abbia radici antichissime. Una fede e una devozione, quella dei sinagresi verso il loro Santo Protettore (come ricordano i nostri concittadini più anziani) che non impedì lo svolgimento dei festeggiamenti neanche durante i due conflitti mondiali.
Ma quelle del secolo scorso erano guerre che si combattevano al fronte. Oggi purtroppo, al cospetto di un nemico invisibile, anche San Leone “ferma” la sua corsa. In questa situazione completamente inedita e inaspettata, i devoti e il neo Parroco Don Pietro Pizzuto stanno ideando, per la “sera di Pasqua”, alcune iniziative per far condividere alla comunità sinagrese (in maniera virtuale) alcuni “momenti” di preghiera e di devozione.