Altri 92 Comuni in “zona arancione” da sabato 15 a mercoledì 26 gennaio. È quanto prevede l’ordinanza appena firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe, per contenere i contagi da Coronavirus nei territori coinvolti.
Tra i cinquantotto Comuni del Messinese 16 sono ricadenti nell’area nebroidea: Acquedolci, Capri Leone, Caronia, Castell’Umberto, Cesarò, Gioiosa Marea, Librizzi, Militello Rosmarino, Naso, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra, Sinagra, Tortorici e Tusa. Nell’elenco manca Mistretta per la quale l’Asp aveva proposto alla presidenza della Regione anche la medesima restrizione, bocciata per il “rassicurante trend in vertiginoso calo dei positivi” e l’aumento del numero di vaccinati che al ciclo completo hanno, ad oggi, raggiunto la soglia dell’86,15%. La zona arancione, ricordiamo, scatta quando l’incidenza settimanale dei nuovi contagi è compresa tra 150 e 250 casi ogni 100mila abitanti.
Gli altri Comuni della provincia di Messina sono: Alì Terme, Castroreale, Falcone, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Furnari, Gaggi, Giardini Naxos, Gualtieri Sicaminò, Letojanni, Lipari, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Milazzo, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Pagliara, Patti, Roccalumera, Roccavaldina, Rodì Milici, Rometta, Santa Lucia del Mela, Savoca, San Filippo del Mela, Santa Teresa di Riva, Saponara, Scaletta Zanclea, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Venetico e Villafranca Tirrena.
Nove Comuni della provincia di Agrigento: oltre al capoluogo, anche Raffadali, Santa Margherita di Belice, Siculiana, Favara, Grotte, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Porto Empedocle.
Ventiquattro in provincia di Trapani: oltre al capoluogo, anche Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita.
Uno in provincia di Catania: Misterbianco. Salgono così a 138 i Comuni siciliani nei quali sono previste misure restrittive.
Per chi non ha il green pass, gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa Regione o verso altre Regione sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi che non siano disponibili nel proprio comune (ed è necessaria in questi caso l’autocertificazione). Restano consentiti invece gli spostamenti dai comuni con un massimo di 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, tranne che verso il capoluogo di provincia. È vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (tranne alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi). A chi ha il green pass base, che si ottiene con tampone negativo, è vietato l’accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), l’effettuazione di corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto.