Covid, quarta dose arma di punta contro rischio di nuova ondata
PALERMO (ITALPRESS) – Con una circolare dell’11 luglio scorso, il ministero della Salute ha raccomandato la somministrazione di una seconda dose di richiamo con vaccino anticovid a mRNA a tutte le persone che abbiano compiuto 60 anni. Una raccomandazione che vale anche per le persone fragili di ogni età.
L’obiettivo è quello di mantenere la risposta immunitaria di fasce di popolazioni ritenute a rischio o ad alto rischio, in vista dell’autunno, quando anche in concomitanza con l’apertura delle scuole non si esclude una nuova ondata della pandemia.
“La quarta dose è fondamentale, sia per i fragili che per gli over 60 – ha spiegato il commissario per l’emergenza Covid di Palermo, Renato Costa -. La quarta dose protegge le persone dalla malattia grave, rinnova l’immunità visto che dall’ultima volta che abbiamo fatto il vaccino sono passati più di 120 giorni, e perchè è fondamentale per creare una barriera ulteriore alla diffusione del virus – ha aggiunto – L’unica cosa di cui abbiamo certezza è che la quarta dose ci protegge”.
“La quarta dose agli over 60 e ai soggetti fragili è molto importante, evita il progredire della malattia e non si passa dall’infezione alla malattia grave – gli fa eco il commissario per l’emergenza Covid di Catania, Pino Liberti – E’ importante che gli over 60 e i soggetti fragili non progrediscano nella malattia, perchè può causare danni importanti, senza considerare gli effetti del long Covid che stiamo continuando a vedere. Gli esperti ci mettono in guardia dal rischio di una nuova ondata epidemica che potrebbe svilupparsi con la riapertura delle scuole e il ritorno alle attività al chiuso – aggiunge Liberti – L’OMS suggerisce che potrebbe esserci una nuova ondata e dobbiamo farci trovare pronti”.
Al momento la chiamata alla quarta dose però non ha sortito, nei numeri, l’effetto sperato in Sicilia come nel resto d’Italia. Come conferma anche Mario Minore, coordinatore della task force per la vaccinazione anticovid nell’Isola: “I nostri numeri sono compatibili con quelli delle altre regioni, c’è una richiesta e una somministrazione limitata rispetto al target che era di 100.000 somministrazioni in Italia al giorno – evidenzia – Siamo a circa la metà di quella cifra. Il nostro invito, soprattutto ai soggetti più fragili, quindi oltre gli over 80 anche alla fascia 60-79, non può che essere quello di aderire alla quarta dose. E’ evidente e provato – ha aggiunto – che la dose booster, quindi la terza e dopo alcuni mesi la quarta, protegga molto di più dalla malattia grave di quanto possa proteggere il completamento dei primi due cicli e un successivo contagio”.
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