Da Mistretta il grido della comunità dei Nebrodi: “Basta tagli alla sanità” – INTERVISTE
Mistretta si pone al centro della protesta contro i tagli al diritto alla salute che in questi anni hanno colpito i paesi dei Nebrodi. La comunità amastratina, scossa per la morte del neonato, deceduto il 2 dicembre scorso in una piazzola della A20 Messina-Palermo mentre la madre tentava disperatamente di raggiungere l’ospedale Barone Romeo di Patti, si è riunita in un consiglio comunale straordinario, in seduta urgente e aperto a tutti, convocato dal Presidente del Consiglio Carmelo Nucera, insieme al sindaco Sebastiano Sanzarello, hanno deciso di farsi sentire contro il depotenziamento dei servizi sanitari e ospedalieri e la chiusura del punto nascita.
Erano presenti diversi sindaci dei distretti sanitari in cui ricadono i presidi ospedalieri di Mistretta e Sant’Agata Militello, tra cui il primo cittadino santagatese Bruno Mancuso, il sindaco di Tusa Luigi Miceli, di Santo Stefano di Camastra Francesco Re, di Motta D’Affermo Sebastiano Adamo, di Pettineo Domenico Ruffino, di Acquedolci Alvaro Riolo, oltre ai deputati all’ARS Pino Galluzzo di Diventerà Bellissima, Valentina Zafarana e Antonio De Luca del M5S, della parlamentare nazionale Antonella Papiro del M5S, mentre da remoto è intervenuta la capogruppo all’ARS di Fratelli d’Italia Elvira Amata.
La deputazione dei sindaci è intervenuta criticando la politica e la programmazione sanitaria assunte dai governi nazionali e regionali, chiedendo provvedimenti concreti. Dalle 17.00 alle 17.30 in piazza VIttorio Veneto, è stato realizzato un flash mob, per manifestare vicinanza e solidarietà alla famiglia del piccolo. Sono stati rispettati 10 minuti di profondo silenzio e riflessione. Presenti alcuni bambini, tra cui gli ultimi nati all’ospedale di Mistretta. L’evento è stato organizzato dai componenti del gruppo “Svolta Concreta“, senza voler però dare alcun colore politico a tale manifestazione.