“D’amore e di briganti”, il nuovo libro di Cristiano Parafioriti
Un diario manoscritto ritrovato, per caso, all’interno di un libro ecclesiastico del ‘700, una storia avvincente di amore, passione e ovviamente di potere. Possiamo riassumere così, con una sintesi che non rende giustizia al lavoro dello scrittore, il libro “D’amore e di briganti” di Cristiano Parafioriti che sarà presentato oggi a Galati Mamertino (ore 18,30, Sala consiliare del Comune).
Un libro che arriva dopo gli avvincenti racconti di Era il mio paese (2014) e Sicilitudine (2016) e che per Cristiano Parafioriti rappresenta la chiusura della sua Trilogia delle Origini. Le sue opere precedenti sono state tradotte e pubblicate in 14 lingue e per questo romanzo storico (già tradotto in spagnolo e francese) sono in corso le traduzioni in tedesco, portoghese, inglese, giapponese, finlandese afrikaans e norvegese. Libro che potete acquistare qui sia in formato kindle che in formato cartaceo. Questa la storia che, per la sua costruzione e per i vari spunti, ricorda molto da vicino l’impostazione di Leonardo Sciascia cui sembra quasi che l’autore si sia ispirato.
Agli inizi della primavera del 2017, Cristiano Parafioriti, un quarantenne siciliano trapiantato ormai da vent’anni in Lombardia per lavoro, atterra nella sua isola per un breve periodo di riposo presso la famiglia d’origine, a Galati Mamertino, un piccolo borgo sui monti Nebrodi in provincia di Messina. È sposato, ha un figlio ed una smisurata passione per la scrittura: ha infatti già pubblicato due raccolte di racconti legati alla sua terra. Nel pomeriggio del suo arrivo incontra Calogero Emanuele detto “Bau”, impiegato dell’archivio comunale del paese, che lo invita a visitare qualche vecchio e curioso documento anagrafico custodito presso il suo ufficio.
Incuriosito da quelle parole, Cristiano accetta e all’indomani, dopo un buon caffè mattutino, si reca all’archivio. Dopo una prima infruttuosa ricerca, un successivo sopralluogo pomeridiano porterà ad un insperato e fortunoso ritrovamento. All’interno di quel fatiscente luogo ha infatti scoperto, occultato all’interno di un libro ecclesiastico del ‘700, il diario manoscritto di un brigante siciliano (Giovanni Darco) stilato a cavallo tra il 1864 ed il 1865. La curiosità di saperne di più sul suo autore e sulle ignote vicende venute alla luce rigetterà Cristiano in una frenetica settimana di autentico pathos emotivo.
Quelle pagine segrete infatti non sono solo la nuda cronaca delle vicende di lotta tra una banda di ribelli ed i nuovi padroni ma custodiscono, al loro interno, la testimonianza forte e viva di un amore stupendo e proibito: quello tra il brigante Giovanni Darco e la nobildonna Eufemia Celesti, moglie infelice di Gepi Montes, un prepotente aristocratico di Nicosia e acerrimo rivale del brigante stesso.
Storie purpuree di sangue e d’amore si intrecciano, costellate da furibonde battaglie d’armi e di passione che condurranno inesorabilmente tutti i protagonisti di quelle pagine lise ad una ineluttabile e cruenta resa de dei conti.